Dopo 5 anni di governo, il candidato di centrosinistra Stefano Bonaccini è stato nuovamente rieletto presidente della regione con il 51,3% dei voti, staccando di poco meno di otto punti percentuali la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni. Diverso invece il risultato in Calabria dove la forzista Jole Santelli ha vinto con oltre il 55% dei voti riconsegnando la regione alla destra, il candidato del centrosinistra Filippo Callipo si è fermato al 30%. In entrambe le regioni è andato male il Movimento 5 Stelle: in Emilia Romagna Simone Benini ha preso solamente il 3,5% dei voti, 7,3% per Francesco Aiello in Calabria.
L’offensiva casa per casa non è servita, come ha scritto Franco Bechis su Il Tempo, la campagna elettorale di Matteo Salvini non è servita ad abbattere il “muro rosso” dell’Emilia Romagna. Il leader della Lega ha puntato molto in questa tornata elettorale, gli ha dato una valenza nazionale sostenendo come una sconfitta dem in una regione storicamente di sinistra potesse essere “l’avviso di sfratto” per il governo giallorosso. L’esecutivo per ora è salvo ma Salvini può dirsi comunque soddisfatto perchè il suo partito è cresciuto di oltre 10 punti dalle scorse regionali: nel 2014 la Lega ottenne il 19%, oggi supera il 30( anche se rispetto elle recenti Europee c’è stata una lieve flessione).
Dopo la debacle in Umbria il Partito Democratico ha resistito all’onda d’urto sovranista in una delle ‘sue’ roccaforti. Adesso in casa dem si aspettano le elezioni in Toscana con maggiore fiducia. “Abbiamo fermato il vento populista – commenta il segretario provinciale del Pd, Andrea Valenti-. Il voto è stato aspramente politicizzato ma Bonaccini è stato bravo a riportare la campagna sui temi prettamente amministrativi come la sanità”. “Vittoria netta e di merito per Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. Un risultato importante per una campagna elettorale che ha riacceso la voglia di partecipare e contribuire, ognuno con i propri modi e le proprie idee di progresso, alla vita politica della Regione. Adesso lavoriamo, tutti insieme, per fare il bis in Toscana con Eugenio Giani candidato presidente del centro sinistra- questo il parere di Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale-.In Emilia Romagna hanno vinto la concretezza, la credibilità del lavoro svolto e il radicamento nel territorio incarnati da un candidato unitario, attendibile e attrattivo.”.
D’accordo con Valenti si trova anche l’altro segretario del Pd comunale, Massimo Roncucci: “Un bel segnale per il centrosinistra. L’Emilia Romagna è ben governata e gli elettori hanno confermato la maggioranza – commenta-. Salvini esce sconfitto come il suo tentativo di dare una spallata al governo attraverso questa Regione. Il risultato è netto è chiaro, è un punto di partenza per noi”.”Il leader della Lega ha cercato di trasformare il voto in una sorta di referendum su di lui, portando tutta la politica del centrodestra sulle sue spalle- continua Roncucci-. In precedenza era capitato a qualcun’altro di personalizzare la propria campagna, uscendone sconfitto. Agli italiani questo non piace. Guardando alla Calabria, la Lega ha avuto un risultato importante ma non come ci si aspettava. Il governo ora si deve mettere intorno ad un tavolo e deve dare risposte concrete al popolo italiano”. La riflessione poi si è spostata sull’argomento delle Sardine, il movimento di giovani che, scendendo nelle piazze, ha dato il proprio contributo nella tornata appena passata.
“Il loro messaggio va capito e gli va data importanza, hanno riportato al voto gli elettori delusi di centrosinistra. Il Pd deve guardare con attenzione a quello che arriva dalle Sardine, solo così possiamo tornare ad un trend più positivo rispetto agli ultimi anni – sottolinea-. Non so se avranno lo stesso effetto anche in Toscana, dall’Emilia arriva un bel segnale che ci dà coraggio per andare a testa alta nel prossimo confronto elettorale. La strada è ancora in salita ma sono fiducioso: Giani ha recuperato quell’area di sinistra inizialmente scettica, la sua è una buona coalizione per battere la destra”.Proprio dalla Sardine di Siena arriva un primo parere positivo su un futuro patto con il Pd, a dirlo è il rappresentante del movimento Mattia Ciappi in un post di Facebook.”Una loro futura collaborazione, dal mio modestissimo punto di vista, sarebbe un grande risultato per l’Italia! Il Pd deve e dovrà imparare tanto da noi”
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi