Siena

“Regole certe nelle assunzioni, le scuole devono avere i professori in cattedra dal primo giorno”

Flc-Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals e comitato docenti precari. Tutti presenti oggi in piazza Duomo per una mobilitazione davanti alla prefettura che coincide con la manifestazione nazionale dei lavoratori della scuola indetta per oggi, mercoledì 14 ottobre. Al termine le organizzazioni si sono incontrate con i vertici prefettizi.

“Al centro della manifestazione c’è il tema del concorso straordinario che la ministra Lucia Azzollina ha proposto con ostinazione – sottolinea Anna Cassanelli, Flc Cgil Siena-. Lo abbiamo contestato da quando se ne è iniziato a parlare: non avrà effetti occupazionali e creerà problemi per le scuole. Inoltre  pensiamo che sia una cattiveria inaudita non aver individuato prove suppletive per gli insegnanti in quarantena o in isolamento fiduciario per contagi verificati dentro la scuola”.

Al  prefetto si Siena Maria Forte i sindacati chiedo che “ascolti le nostre istanze-sostiene Silvio dalla Uil scuola di Siena-: il concorso si svolgerà con moltissime problematiche, serviva accortezza. Vedremo professori muoversi dalle sedi di domicilio a quelle di esami, alcuni si sposteranno da altre regioni”. Per Bonechi “andava fatto un concorso come quello per l’asilo o delle elementari”,  ma “nessuno ci ha ascoltato ed ecco perché siamo qui oggi “.

Le oss non si fermeranno qui ma promettomo di organizzare nuove iniziative: “ci saranno nuove mobilitazioni la voce dei precari va fatta sentire al Ministro Azzollina”, dice Alessandra Agambiti di Cisl scuola che aggiunge “chiediamo regole certe nelle assunzioni, nelle scuole già dal primo giorno devono esserci i professori in cattedra”.

“Io, professore di Siena, devo sostenere un concorso a Viterbo quando nei giornali c’è scritto che il culmine della seconda ondata sarà raggiunto in Lazio e Campania- conclude Giacomo Vigni, d0ocenti precari di Siena-. Dal Miur nessuno batte ciglio, tutti pensano che tutto vada bene nonostante il fatto che anche in una realtà come Siena ci siano colleghi e studenti in quarantena. Ciascuno di noi rispetta le regole, dai ragazzi al personale Ata, stiamo facendo la nostra parte ma dal Ministero non se ne accorge nessuno”.

Marco Crimi

 

 

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