Promuovere progetti di reinserimento sociale e lavorativo di persone detenute nel carcere di San Gimignano attraverso arte, cultura, percorsi di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità. È questo l’obiettivo primario del protocollo d’intesa sottoscritto ieri, mercoledì 23 ottobre, da Arci Siena aps, alla presenza della presidente del comitato provinciale, Serenella Pallecchi, con la casa di reclusione di San Gimignano, rappresentata dal direttore Maria Grazia Giampiccolo.
“Il protocollo rafforza la collaborazione avviata negli ultimi anni fra Arci Siena e casa di reclusione di San Gimignano che ha coinvolto persone detenute in progetti culturali, artistici e di educazione alla legalità – si legge nel comunicato diffuso -, fra cui esperienze residenziali a Suvignano insieme a studenti in arrivo da tutta la Toscana. Il documento siglato, in particolare, unirà Arci Siena e casa di reclusione di San Gimignano nella promozione di iniziative tese a favorire il reinserimento sociale e lavorativo di persone detenute che hanno accesso ai benefici penitenziari (quali Permessi premio ex art. 30 ter Op), consentendo loro di acquisire conoscenze e competenze professionali e sociali da utilizzare una volta usciti dal carcere. Le persone ritenute idonee saranno coinvolte come volontari in progetti, eventi, laboratori culturali, rappresentazioni teatrali, interventi di pubblica utilità e di altro genere a favore di soggetti deboli e fragili nel territorio della provincia di Siena”.
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