Manca meno di due settimana alla riapertura delle scuole ed ancora mancano alcuni punti da precisare, relativamente ad una riapertura in sicurezza. Ancora persiste il problema delle cosiddette classi pollaio, soprattutto per quanto riguarda le scuole medie superiori di primo e secondo grado. Banchi singoli, mascherina obbligatoria, mantenere il distanziamento. E poi il problema dei trasporti, insufficienti a trasportare intere classi di alunni. Nel frattempo, però, le amministrazioni locali si sono già organizzate: per quanto riguarda le scuole materne ed elementari, il Comune di Siena ha già attuato un piano per un ritorno tra i banchi in sicurezza.
“Abbiamo svolto un grande lavoro, l’ufficio tecnico del Comune ha lavorato un’intera estate senza sosta – dice Sara Pugliese, assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena -. Abbiamo partecipato al progetto Pon (progetto erogato dal Miur n.d.r.), avendo accesso a 230mila euro da dedicare all’edilizia leggera per eseguire alcuni lavori per garantire la sicurezza secondo le norme anti Covid-19. Nel complesso, abbiamo effettuato delle suddivisioni degli spazi scolastici attraverso la costruzione di pareti di cartongesso. Suddividendo alcuni refettori delle scuole, ovvero le mense, in aule dove poter svolgere le lezioni in presenza”.
Un problema diverso, invece, riguarda le scuole medie superiori, che non sono di competenza comunale, bensì di competenza dello Stato che gestisce attraverso la Provincia. Ancora nulla è certo, da questo punto di vista, le scuole sono numerose, e gli edifici troppo piccoli per poter mantenere il distanziamento. Problema soprattutto presente nelle scuole all’interno del centro storico, quali Liceo Piccolomini e Monna Agnese. I dirigenti scolastici ancora stanno valutando la concreta possibilità di trasferire alcune classi in altri spazi dedicati, come nel caso del Piccolomini, dove alcuni studenti, potrebbero essere destinati all’interno del Seminario di Montarioso. Il Monna Agnese, invece, ripartirà dalla struttura in viale Sardegna (ex Provincia).
“Stiamo assistendo ad un grande lavoro da parte delle amministrazioni comunali – fa sapere Simone Bezzini, consigliere regionale -, anche la Regione in questo senso sta dando una mano, tramite fondi per l’edilizia scolastica e, soprattutto, attraverso la sanità regionale, che si conferma ancora una volta un’eccellenza. La Regione Toscana sta richiedendo assunzioni di medici ed infermieri da destinare alle scuole per la prevenzione dell’emergenza sanitaria. C’è volontà e impegno da parte di tutti, per effettuare una riapertura in totale sicurezza. In più la Regione sta richiedendo ancora più tamponi da effettuare in maniera rapida, così da prevenire il diffondersi dei contagi”.
Niccolò Bacarelli