Siena

Riapre il “Museo dell’Acqua”, Fabio: “Torna a splendere un gioiello cittadino”

Il “Museo dell’Acqua” torna visitabile e fruibile. Dopo alcuni lavori, successivi anche alla pandemia, il Comune di Siena restituisce un vero e proprio gioiello multimediale alla città e ai turisti che vorranno scoprire le bellezze del sistema dei “Bottini” di Siena, la storia e la magia di una rete che tutt’ora approvvigiona in parte la città. La riapertura è stata effettuata questa mattina, giovedì 22 giugno, alla presenza del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio e di alcuni assessori.

“Con grande piacere – sottolinea il Sindaco di Siena e assessore alla cultura Nicoletta Fabio – riapriamo le porte di questa struttura per troppo tempo rimasta chiusa. E’ un esempio di museo moderno e interattivo, che permette una completa immersione in quella che è un’opera straordinaria di ingegneria e di architettura, con una modalità di fruizione moderna e di grande interesse, anche per le giovani generazioni. Tramite questa struttura, peraltro, possiamo far comprendere la bellezza del sistema di approvvigionamento dell’acqua, tutelando allo stesso tempo i bottini stessi, che hanno bisogno di cura e manutenzione e non sono adatti a una fruizione di massa”.

Il museo, che per il novanta per cento è interattivo, era stato chiuso con l’arrivo della pandemia. Con l’allentarsi delle restrizioni e le progressive riaperture è rimasto chiuso in quanto gran parte delle apparecchiature risultavano ormai desuete. A giugno 2022 sono iniziati i i lavori di ripristino per una spesa di circa trentamila euro, che si sono appena conclusi. Il servizio di sorveglianza e assistenza alla visita all’interno del museo è gestito da Opera Laboratori e rientra nell’appalto del Museo Civico.

La storia. Il 27 gennaio 2010, dopo un lungo lavoro di restauro edilizio e di allestimento è stato inaugurato il Museo dell’Acqua, situato nei locali che si trovano sopra le Fonti di Pescaia. Il museo è stato ideato e progettato dal “Social Design” degli architetti Roberto Santini, Goffredo Serrini, Claudio Zagaglia ed è stato realizzato dallo Studio Azzurro di Leonardo Sangiorgi (Milano) e dalla Mizar di Paco Lanciano (Roma) con la fattiva collaborazione dell’associazione La Diana. Il museo occupa i tre piani, due di origine settecentesca ed il terzo ottocentesca, sovrastanti la Fonte di Pescaia; permette ai visitatori di conoscere ed apprezzare una delle realizzazioni più straordinarie della storia di Siena: il sistema dei bottini, delle fonti e dei manufatti che portavano l’acqua in città. Il percorso museale è stato progettato con un approccio multimediale; il visitatore viene cioè immerso nel racconto dei bottini e delle fonti attraverso filmati, narrazioni e oggetti che rendono particolarmente coinvolgente e piacevole la visita. Nella documentazione audio sono anche incluse le testimonianze degli anziani della città che ci aiutano a capire quanta parte della storia, della struttura della città e della memoria dei senesi siano legate al sistema dell’acqua che si nasconde sottoterra. ll percorso multimediale comprende, in particolare, dieci installazioni multimediali, dodici proiettori video, undici sistemi di messa in onda, dieci impianti audio, otto impianti sensistica, quattro monitor 42″plasma. La visita comprende, oltre al Museo, il Bottino di Pescaia e le relative Fonti.

I Bottini. I “Bottini” sono una rete di acquedotti sotterranei, che alimentano ancora oggi le Fonti storiche della città: già da diversi anni l’amministrazione comunale di Siena ha voluto valorizzare, promuovere e gestire l’intero patrimonio storico-architettonico che ruota intorno al tema dell’acqua. Il termine “buctinus“ probabilmente per la volta a “botte”, appare per la prima volta in un documento del 1226 e da origine al nome Bottini, come vengono chiamati ancora oggi, da tutti i senesi, gli acquedotti sotterranei. Da sempre Siena, per la sua posizione collinare e la mancanza di importanti corsi d’acqua, ha dovuto ricorrere a scelte alternative per l’approvvigionamento, di quella che per ogni civiltà è il bene primario, l’acqua, realizzando un ingegnoso sistema di cunicoli scavati, che oggi è possibile percorrere a piedi, e dove l’acqua piovana, raccolta nel gorello – un piccolo canale alla base del camminamento – scorre fino a raggiungere le fonti storiche. L’intero sistema di approvvigionamento idrico antico, che fra rami principali e derivazioni, si estende per circa venticinque chilometri, rappresenta un elemento fondamentale della storia e della cultura della città, i bottini e le sue Fonti infatti, sono stati per Siena, fino al 1914, l’unica risorsa idrica per centinaia di anni, fino a quando arrivò in città l’acqua delle sorgenti del Vivo, che dal Monte Amiata, grazie alla realizzazione del nuovo acquedotto la cui rete di distribuzione venne completata nel 1918 e portò l’acqua nelle case dei senesi. Due sono i rami principali dei bottini, quello più antico il Bottino maestro di Fontebranda, che di trova a notevole profondità e che da Fontebecci porta l’acqua fino alla Fonte di Fontebranda, e il Bottino maestro di Fonte Gaia, realizzato intorno al 1300, che alimenta, la fonte di Piazza del Campo, Fonte Gaia e con il trabocco, anche altre fonti minori.

Prenotazioni. La prenotazione per le visite del “Museo dell’Acqua” si può effettuare telefonando ai numeri 0577-292614/5, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.30 oppure inviando un’email a ticket@comune.siena.it (indicando la data, il numero dei partecipanti, recapito telefonico). Al momento della prenotazione verrà verificata la disponibilità per la data richiesta e comunicate le modalità per il pagamento anticipato dei biglietti da effettuarsi tramite la piattaforma PagoPa. In alternativa è possibile acquistare i biglietti direttamente attraverso il sistema di biglietteria online.

Visite. Da giugno a settembre: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:00; da ottobre a maggio: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10:00 alle 12:00, sabato e domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 19:00. Il numero massimo di visitatori per ogni turno è di quindici persone. Il costo del biglietto: intero euro 10; ridotto euro 5 (ragazzi da 11 a 19 anni, over65 , studenti universitari, residenti nel Comune di Siena); gratuito: bambini sotto gli 11 anni di età. E’ previsto anche l’ingresso gratuito per persone diversamente abili e accompagnatori. Per informazioni https://museoacqua.comune.siena.it/.

marco crimi

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