Alla fine la situazione è degenerata e i rifiuti sparsi ovunque, immagini da telegiornale che spesso ci rimandano a luoghi che sembrano lontani da noi, sono qui. Alle porte della città, in uno dei centri più abitati della periferia, ecco che prende forma l’inciviltà da un lato e probabilmente anche la scarsa attenzione dall’altro.
Le foto ci arrivano dai nostri lettori e dopo numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto: la strada è la Grossetana, quella che da Siena arriva a San Rocco e che nelle vicinanze del paese si divide, per un tratto: da un lato è competenza del Comune di Sovicille, dall’altra del Comune di Siena. Quelli che si vedono nelle foto scattate questa mattina sono cassonetti situati nel lato che appartiene al Comune di Siena.
I residenti sono sul piede di guerra da mesi ma tutto finisce sempre con uno dei più classici scaricabarile: di chi è la colpa? Per capirlo (forse) si deve fare un passo indietro.
Lo scorso marzo anche il Comune di Sovicille ha avviato la raccolta porta a porta dei rifiuti – nel capoluogo e in molti altri Comuni questa avviene da anni e ormai è un’abitudine consolidata, nonostante l’inciviltà di quanti ancora non abbiano imparato a conferire i rifiuti negli orari giusti – . Ad oggi, e secondo quanto raccontato dai residenti, la raccolta porta a porta non decolla. Per pigrizia? Per inciviltà? I nostri interlocutori raccontano di auto che rallentano quando passano davanti ai cassonetti in questione e lanciano, letteralmente, il sacco dei rifiuti. Con ciò che ne consegue: anche la strada ormai è piena di sacchi e immondizia. Ad onor del vero, i residenti spiegano anche che il Comune (di Sovicille) si sta impegnando perché la pratica della raccolta porta a porta funzioni e anche per ottenere un servizio adeguato da Sei Toscana, dal momento che non c’è un ritiro adeguato e tantomeno una pulizia periodica dei cassonetti. “Soprattutto in queste sere, dopo i temporali quando torna il caldo – sempre secondo quanto ci viene detto – l’odore è nauseabondo in tutta la zona e questo non è più tollerabile. Anche per una questione igienica”.
Sei Toscana: l’azienda che da poco ha visto finire il commissariamento ha annunciato i primi di agosto l’assunzione di 45 persone a tempo indeterminato ma a fronte di questo c’è un decreto dignità che pende sulla testa di oltre 450 lavoratori. Non è questa la sede per parlare dello scellerato decreto dignità che tutto porta meno che la dignità al lavoro ma la situazione non è certo rosea. Fatto sta che se i sindacati sono perplessi, i cittadini sono esasperati e pronti a farsi avanti anche con azioni più forti, se ce ne sarà bisogno.
Tutto ciò premesso, è necessario un intervento veloce che riporti ordine e pulizia nell’area che peraltro è molto bella e non è accettabile che alle porte della città turistica e con luoghi sempre più visitati da turisti di tutto il mondo (ci sfugge ancora che questa sarà la nostra maggiore risorsa?) si possa presentare il quadro dei paesaggi unici, inquinati da rifiuti e sporcizia.
Il problema andrà gestito nel nuovo piano industriale del gestore dei rifiuti ma anche da parte del Comune di Siena e di quello di Sovicille per la sua parte e, per come la vediamo noi che da anni denunciamo la maleducazione e l’inciviltà, è necessario che davvero si passi alle telecamere e alle multe. Questo è l’unico modo per evitare che si presentino situazioni di questo tipo. Questo vale anche per quanti ancora, i soliti furbetti anche in città, mettono il sacco dei rifiuti fuori dalla porta negli orari sbagliati (quelli giusti sono dalle 6.30 alle 9 del mattino).
I cittadini, e le importanti tasse che pagano, aspettano risposte veloci.
Katiuscia Vaselli