“Dovremo controllare l’operato dei singoli assessori dopo un anno e mezzo di lavoro. Valuteremo il lavoro di tutti, siamo tutti sotto esame. La città si aspetta questo da noi. Nulla di più, nulla di meno.Quando avremo parlato francamente tra di noi vedrete i risultati”. Dopo essere tornato dal suo viaggio in Cina, il sindaco Luigi De Mossi ha fatto maggiore chiarezza sull’attuale situazione all’interno della giunta. Da tempo, infatti, si vocifera di un possibile rimpasto. Recentemente sulle pagine di cronaca locali sono stati fatti i nomi di alcuni assessori come Silvia Buzzichelli e Massimo Sportelli che potrebbero essere sostituiti. Se la prima, intervistata ai nostri microfoni, aveva ribadito di non sapere nulla al riguardo (link qui), Sportelli qualche settimana fa aveva fatto sapere di essere determinato a mantenere la sua delega ai lavori pubblici sostenendo di non essere interessato a ricoprire ruoli nazionali (link qui). Il rapporto tra Sportelli e De Mossi, almeno a detta di quest’ultimo, non sembra scricchiolare. “Il significato delle parole dell’assessore è per me molto semplice – sottolinea il sindaco-. A Sportelli piace lavorare con noi. Ha apprezzato quello che abbiamo fatto in un anno e mezzo”.
Luigi De Mossi poi ha parlato del suo secondo viaggio in Cina . Ad accompagnare nel tour istituzionale nella regione dello Jiangsu il primo cittadino c’erano anche l’assessore al Turismo Alberto Tirelli, i vertici dei due atenei cittadini, alcuni medici delle Scotte, la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e infine il direttore di Toscana Life Sciences Andrea Paolini. La delegazione, lo ricordiamo, era partita 10 giorni fa ed aveva l’obiettivo di promuovere Siena e il suo territorio e siglare patti di collaborazione in più ambiti.”Il futuro è l’Asia e dobbiamo dialogare – afferma il primo cittadino-. Dobbiamo offrire dei servizi che poi ci diano un ritorno culturale ed economico. L’ospedale ha rinnovato la sua convenzione per la medicina tradizionale cinese e per lo scambio di know how tra medici. Abbiamo portato Tls in Cina. Porteremo studenti e cultura cinese in Italia ma sopratutto porteremo la civiltà senese all’estero. Noi piaciamo a tutti e forse siamo troppo modesti”.
“Quando i cinesi guardano a noi- conclude De Mossi- guardano alla nostra tradizione pittorica, alla nostra tradizione urbanistica, guardano alla lingua. Vogliono imparare da noi, questo è un popolo umile, si pongono in maniera dialettica nei nostri confronti. Lo scambio sarà anche musicale, con la double degree dell’Istituto Franci. La double degree è importantissima, i nostri ragazzi possono formarsi in Cina e i loro studenti e le loro famiglie possono venire qui. Per accoglierli allora dovremo, come amministrazione comunale, trovare spazi nel piano operativo, per dare luoghi dignitosi per queste persone”.
Marco Crimi