La soluzione per il Siena Jazz è stata trovata, con la nascita di una Fondazione che a questo punto sembra accontentare tutti e che, come ha dichiarato Franco Caroni, “permette anche di rilanciare l’immagine dell’ente in Italia e nel mondo”. Caroni che a questo punto potrebbe ritirare le sue dimissioni da direttore artistico di Siena Jazz, un ruolo che tuttavia andrà a lasciare nel 2022, come già era stato deciso da tempo.
Rimane invece da risolvere la questione relativa alla Rinaldo Franci. Incontri tra il sindaco Luigi De Mossi e la presidente Anna Carli non ne sono ancora stati effettuati. Tuttavia si sta lavorando ad una soluzione dopo che la diatriba è nata a seguito del voto consiliare a maggioranza in base al quale sono stati revocati all’istituto gli spazi nella sede in piazza Sant’Agostino.
Serve, dunque, una nuova sede, a meno che il Comune non torni indietro rispetto al voto nell’assise cittadina. Anche perché si avvicina il momento in cui riprenderanno le attività ed i corsi del Siena Jazz. A palazzo pubblico si sta lavorando ad una soluzione che vedrebbe Miranda Brugi rientrare nel consiglio di amministrazione dell’ente. Mentre per quel che riguarda la sede si aprirebbero alcune soluzioni differenti, che al momento sono da vagliare e da valutare. “Nessuno ha intenzione di mettere il conservatorio per la strada”, ha dichiarato al riguardo l’assessore comunale Paolo Benini.
Una ipotesi prevede e riguarda l’utilizzo di spazi in via Tommaso Pendola. Un’altra, invece, riguarda la possibilità che possano essere utilizzati i locali a Montarioso dove nello scorso anno proprio alcuni studenti del Piccolomini sono andati a fare lezione.
Ovviamente alla Rinaldo Franci servono aule adeguate per il lavoro che si andrà a fare. Qualunque potrà essere la soluzione scelta saranno necessari interventi di manutenzione negli spazi che dovranno essere utilizzati.