“Fare rete con le associazioni per formare giovani più consapevoli”. E’ questo l’obiettivo dei laboratori formativi presentati dall’assessore alle politiche giovanili Clio Biondi Santi. I corsi rivolti alle scuole secondarie erano già stati proposti due anni fa, prima che il Covid ne bloccasse lo svolgimento. Dai social network al contrasto al body-shaming fino ai temi della sicurezza e della legalità, sono questi alcuni dei temi dei sei progetti rivolti agli istituti scolastici senesi grazie al coinvolgimento di diverse associazioni: il Cpo dell’Ordine degli Avvocati di Siena l’associazione Donna Chiama donna, il Cus, Soroptimist Club di Siena, Usl Toscana Sud Est e Misericordia di Siena.
“Stiamo lavorando molto sulle politiche giovanili sia all’esterno che all’interno delle scuole – ha detto Clio Biondi Santi – perché crediamo sia necessario intervenire nell’ambiente più congruo ai ragazzi. Dopo l’emergenza pandemica infatti c’è stato un grande isolamento da parte dei giovani, abbiamo dunque deciso di iniziare una vera e propria reintegrazione sociale. Lo facciamo con dei corsi nelle scuole che servono a sensibilizzare su diverse tematiche come la sicurezza, la legalità, il contrasto al bodyshaming, al bullismo e alla violenza sulle donne. Ringrazio le tante associazioni che si sono messe a disposizione per collaborare direttamente nelle scuole presentando programmi molto interessanti”.
Sei i progetti presentati agli istituti scolastici senesi: “Bulli e pupe” (Cpo Ordine degli avvocati di Siena), “L’amore a portata di click” (Associazione Donna Chiama donna), “Impariamo le basi della sicurezza personale – corso autodifesa di 1° livello” (Associazione Cus Siena in colaborazione con Donna ChiamaDonna), “Read the Signs (Soroptimist Club Siena), “Laboratori di Salute: esperimenti di benessere a scuola” (Usl Toscana Sud Est), “Siamo uomini o caporali” (Arciconfraternita Misericordia di Siena).
Realizzati poi dall’Associazione Di.Te (Associazione nazionale dipendenze tecnologiche) alcuni laboratori per l’uso consapevole dei social network. In collaborazione con la casa di produzione Recarcano il comune ha deciso inoltre di sostenere un documentario rivolto ai giovani che approfondisce la tematica del body-shaming: Imperfect- I’m perfect. L’ente metterà a disposizione degli spazi al chiuso nelle sede comunali per il girato nonché le immagini della città e del territorio perché queste siano utilizzare per una docu-serie di cinque puntate con protagonisti i ragazzi del territorio che aderiranno ai casting e i professionisti sanitari che spiegheranno i diversi tipo di imperfezione nelle scuole e nelle Università e tra i giovani senesi.
Martina Ciliani