“Riportiamo, come ci chiede il Vangelo, i poveri al centro della vita e della fede cristiana”, dice il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, prima di aprire il tradizionale pranzo dei poveri alla Santissima Annunziata. Oltre cento gli ospiti da tutta la provincia, che si sono messi a sedere. Ad accoglierli sono stati una trentina tra volontari di Fondazione Monte dei Paschi, contradaioli e cresimandi, che hanno montato i tavoli, servito i pasti e poi hanno cucinato. Tra coloro che hanno offerto il proprio contributo anche il presidente della Fondazione Monte dei Paschi, Carlo Rossi, e il direttore generale Marco Forte. A portare il saluto istituzionale è stato invece il prefetto di Siena, Valerio Massimo Romeo. “È un momento di condivisione e di accoglienza straordinaria – ha detto il cardinale – in una giornata fortemente voluta da Papa Francesco e portata avanti anche da Papa Leone. Vuole essere un segno concreto, che non parla solo di assistenza, ma del cuore profondo del Vangelo. La povertà non è un accessorio, ma la misura autentica della fede cristiana. Quando c’è una chiamata, Siena risponde – ha aggiunto Lojudice –. È una città articolata, fatta di strutture, associazioni, realtà diverse ma unite da uno spirito comune. Le Contrade sono un esempio unico di volontariato, non solo nei momenti di festa ma anche nella vita quotidiana. C’è poco da insegnare e molto da mettere insieme: coordinare, collaborare, lavorare insieme”.
KV