Robur, il dg Bellandi: “Non è il momento di decisioni drastiche ma è fondamentale trovare un gioco”

Il direttore generale della Robur Siena 1904, Andrea Bellandi, ha parlato della situazione attuale che sta vivendo la squadra sui canali di Siena News. La situazione dei bianconeri, dopo la sconfitta di ieri con la Viterbese, è diventata oggetto di dibattito sui social tra i tifosi, dibattito alimentato anche dalle voci che si rincorrevano nella giornata di oggi e che volevano una dirigenza in fase di riflessione proprio sul destino dell’allenatore.

Il direttore generale del Siena ha voluto subito mettere in chiaro le cose: “Il primo ad essere arrabbiato per quanto visto ieri è proprio l’allenatore, Alberto Gilardino. Nessuno, visto il secondo tempo con l’Entella, si aspettava una seduta generale come visto ieri”. “Il primo allontanamento di Gilardino – prosegue il dg – fu condizionata da tutta la situazione che stava vivendo la squadra. Io credo che l’anno scorso non si potesse fare di meglio, proprio per il danno subito dalla squadra e la frammentazione mentale a cui erano arrivati i giocatori. Si trattò di un danno enorme, tanto che la squadra non riuscì praticamente mai ad inanellare tre vittorie di fila. Mi sembra che anche oggi la storia sia simile: non riusciamo a fare il risultato positivo che si sommi a situazioni buone che sono venute a crearsi”.

“Io sono convinto che ancora è presto – ha detto ancora Bellandi – ma per il Siena è fondamentale riuscire a trovare un gioco. La qualità del gioco spesso non è uguale al risultato ma alla lunga, spesso, lo determina. Qualcuno si deve ricordare che la società, all’indomani della vittoria a Montevarchi, chiese al direttore sportivo la possibilità di vedere un gioco dalla squadra, per valutare cosa ci manca e cosa no e operare al meglio nel mercato invernale. Noi, adesso, stiamo facendo un lavoro che punta alla Serie B. A partire da quella partita abbiamo avuto due problemi: il gioco e gli infortuni. All’epoca avevamo in vista una serie di partite, e concordammo di fissare una data in cui aggiornarci e fare verifiche”.

“Non ci sono urgenze di prendere decisioni drastiche – spiega il Dg- determinate dal risultato. Dobbiamo proseguire in una serena campagna di verifica degli investimenti fatti: la società ha un gruppo dirigente che risponde a degli investitori, i quali sono molto presenti. Non c’è niente di straordinario, ne foriero di tensioni, nell’aver detto che dopo Pescara avremmo fatto delle valutazioni: io sono tranquillo perché proseguiamo sulla linea dettata dalla società per step”. “Noi, al momento, non abbiamo – conclude – l’esigenza di andare subito in B, ma di capire cosa ci manca per fare questo passo. Per far ciò dobbiamo puntare ad un campionato di vertice”.

Emanuele Giorgi
Niccolò Bacarelli