Il presidente dell’Acr Siena 1904, Emiliano Montanari, ha scritto una lettera indirizzata nientemeno che a Babbo Natale in persona. Riportiamo integralmente la lettera, diffusa attraverso i canali di comunicazione della società.
“Caro Babbo Natale, ti scrivo una letterina sperando che tu possa riceverla ed esaudire qualche mia richiesta. Oggi è il 15 dicembre. E tutto va bene !!! (come era andato bene il 22 giugno, il 2 agosto, il 16 ottobre e come andrà bene il 16 febbraio, il 16 marzo…). E speriamo che da domani, molti, abbiano l’umiltà, il pudore, l’educazione ed il rispetto di rimanere in silenzio.
Come regalo di Natale vorrei la pace nel mondo. E vorrei la pace per sempre.
Se poi, dopo aver esaudito questo mio regalo, ti va di considerare qualche mio desiderio, visto che quest’anno sono diventato Presidente di calcio, te ne elenco un po’:
Quante cose vorrei Babbo Natale.
Spero non troppe, altrimenti oltre a definirmi permaloso diranno che sono anche pretenzioso.
Il calcio è strano Babbo Natale, specialmente visto da una posizione come quella mia.
Vedi cose che non immagineresti mai da tifoso o appassionato, sia belle sia brutte oppure discutibili ed opinabili.
Se io non fossi qui oggi, nel posto dove sono, il calcio qui non esisterebbe.
Lo sanno tutti ma non lo dice nessuno. Il calcio è questo Babbo Natale. Nessuno ti dirà mai grazie.
Poi magari ti rendono omaggio dopo che sei morto (cosa che capita spesso in Italia) o te ne sei andato.
Caro Babbo Natale, il tifoso è tifoso ed è troppo impegnato a tifare e ricordare tutte le cose non fatte o non dette da alcuni Presidenti, Direttori e Allenatori.
E che spesso si dimentica di ricordare quello che alcuni sedicenti tifosi hanno fatto o detto.
Esistono ed esisteranno cattivi Presidenti, Dirigenti ed Allenatori caro Babbo Natale. Ma esistono ed esisteranno sempre anche cattivi tifosi. Chiaramente esistono anche tifosi storici, fantastici, indescrivibili e forse anche tifosi unici.
Nel finale di questa lettera caro Babbo Natale voglio parlarti di una tifosa per me unica. L’ho incontrata nell’area Hospitality del nostro stadio “Franchi” con delle amiche. Donna meravigliosa, vedova, con una figlia che deve costantemente accudire. Questa tifosa, abbonata da sempre, viene a vedere la partita perché in quei 90 minuti vuole “respirare” e vuole “sognare”. Vuole fuggire per 90 minuti dall’amarezza e dalla stanchezza di una vita che certamente non le ha sorriso. Vedi Babbo Natale, questa tifosa ha chiesto a me (a me ti rendi conto???), di firmarle la sciarpa da tifosa dove ci sono tutte le firme di presidenti e calciatori che hanno fatto la storia della sua squadra del cuore. Ringrazio Dio per aver permesso nella mia vita di poter ricevere una simile richiesta. Non merito questo onore. Ma fino a quando sarò Presidente, prenderò le mie decisioni (provando, cercando e sperando di prenderle sempre correttamente), pensando al più profondo rispetto verso questa tifosa che per me rappresenta tutti i veri tifosi che amano e supportano la propria squadra del cuore.
Io so che i tifosi veri sono tanti e che sono la maggior parte, ed hanno ed avranno sempre tutto il mio rispetto e tutta la mia attenzione e dedizione. Sempre. Auguro a tutti loro di cuore un sereno Natale con le proprie famiglie.
A tutti gli altri invece (intendo ovviamente i sedicenti tifosi), vorrei dire tante cose, troppe, ma poi la Befana si riempie di Carbone.
Facciamo che salutiamo anche loro con gli auguri di Buon Natale e lasciamogli il carbone, suggerendo loro di comprare una calza grande, ma grande!“
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