“Da oggi il Siena si evolve catapultandosi nel futuro con una nuova pelle, ma mantenendo inalterata la sua storia, la sua tradizione ed il suo valore”, queste le parole utilizzate dalla società bianconera nella nota di presentazione del nuovo logo dell’Acn Siena che accompagnerà le prossime stagioni della Robur. La presentazione istituzionale del logo, avvenuta questa sera nella sala ‘Italo Calvino’ del complesso museale del Santa Maria della Scala, ha rivelato le intenzioni che guideranno la società bianconera, che ha intenzione di proiettarsi dentro e fuori dal campo grazie ad una “moderna identità visiva che sarà il brand e lo stile del Siena Robur 1904”.
Il nuovo simbolo dei bianconeri sta alla base di un ‘rebranding’ voluto dalla proprietà come innovazione completa. “Un messaggio affidato all’immagine nella quale il tifoso si possa riconoscere, ma al tempo stesso identificativo capace di abbracciare settori ed ambiti diversi della quotidianità: dallo sport alla comunicazione, dal merchandising al marketing management. Un brand globale, distintivo ed iconico, ancorato però alle proprie radici, con coerenza, onore e fedeltà, che include ed esprime la sintesi e l’essenza della vecchia e cara Robur”. L’idea che ha mosso il designer grafico che ha curato il progetto, Marco Cheli, è quello di creare un brand ‘Siena’ applicabile anche a contesti extracalcistici.
Il presidente della società bianconera, Armen Gazaryan, ha sottolineato che è stato “voluto un logo essenziale, con i tratti distintivi della città e della società sportiva per renderlo un brand popolare non solo fra i tifosi, ma anche fuori dall’ambito calcistico. Un marchio che identifichi subito Siena e la Robur, che diventi familiare pure a chi non è un appassionato di calcio. La nostra è una strategia aziendale che guarda oltre”.
Cheli, che non ha nascosto la propria soddisfazione, ha spiegato: “Progettare un logo è sempre una sfida stimolante che diventa impegnativa quando devi riuscire a seguire le linee guida del committente, ma anche e soprattutto a non scontentare chi di quel logo ne vorrebbe poter fare il simbolo di una passione. Il mondo del calcio sta cambiando e quelle che prima erano delle semplici società sportive ora vogliono essere delle aziende che ragionano in termini istituzionali e commerciali, motivo per cui dobbiamo abituarci ad abbandonare l’iconografia classica degli stemmi propria del mondo del calcio per avviarci verso linee più moderne e più consone alla costruzione di un brand”.
Presente anche l’assessore comunale allo sport, Paolo Benini, il quale ha voluto rimarcare “l’importanza del
progetto della società del Siena che si è data obiettivi ambiziosi e che sta dimostrando nei fatti di voler ripartire con grandi professionalità. La passata stagione è stata un anno difficile, ma adesso dobbiamo guardare avanti grazie anche alla vicinanza della tifoseria. Il clima e l’unità del resto sono elementi fondamentali e lo dimostra la nostra Nazionale che ha vinto gli Europei avendo tutti ben chiaro il lavoro da svolgere. Il Siena merita di ritornare nei grandi palcoscenici del calcio e non dimentichiamoci mai che lo sport è un veicolo primario d’immagine che ha importanti ricadute anche sulla collettività e città”.