Discriminazione tra gli operatori sanitari nella Rsa total covid? Se lo è chiesto Costantino Borgogni, responsabile Sanità e Pubblico Impiego di Cobas Siena.
Borgogni, in un comunicato, ha reso noto di avere “inoltrato una richiesta formale al Presidente della Regione Toscana, Giani, e all’Assessore alla Sanità, Bezzini, di riconversione di alcune RSA presenti sul territorio in RSA total Covid, in seguito al verificarsi, a fine dicembre 2020, all’Asp città di Siena di un focolaio covid in un reparto, con 18 positivi fra gli ospiti della struttura e 3 fra gli operatori della struttura stessa”.
La riconversione è avvenuta quindi, come previsto dall’ordinanza del presidente della giunta regionale numero 112 del 2020, ” i lavoratori sono a richiedere l’indennità aggiuntiva per i lavoratori dell’Asp città di Siena che prestano servizio nel reparto riconvertito covid dei 45ù euro al giorno, esattamente come avviene per tutti gli operatori sanitari delle ASL e delle aziende ospedaliere universitarie, non ritrovandoci così in tal modo a constatare una classificazione fra lavoratori di serie a e di serie b”, prosegue Borgogni. Ma, stando a quanto è stato reso noto dal sindacalista, “a oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta, cosa, questa, che non ci fa sentire la vicinanza della Regione Toscana. Il riconoscimento di un supporto economico, tanto più se definito con ordinanza, a tutti coloro i quali lottano per assistere i pazienti contro questa terribile pandemia, ci sembra necessario e legittimo”.
Sull’argomento della Rsa Campansi è tornata a parlare stamattina l’assessore alla sanità e politiche sociali di Siena Francesca Appolloni. “C’è un monitoraggio constante su tutti i pazienti. A quanto mi è stato detto la situazione attuale è di gestione della problematica sanitaria”, afferma.