E’ andata male al cittadino albanese 21enne che si è dato alla fuga dopo aver rubato alcuni capi di vestiario da un noto centro commerciale di Siena. La sua fuga con la refurtiva – in parte trasportata in una busta, in parte indossata – è stata infatti interrotta dalla Polizia di Stato.
I poliziotti in borghese della squadra mobile di Siena, costantemente impegnati in servizi antirapina, soprattutto nell’attuale periodo a ridosso delle festività natalizie, come disposto dal questore Capuano, l’hanno infatti beccato in flagranza.
Agli agenti, che pattugliavano nei pressi di piazzale Rosselli, è apparsa sin da subito sospetta la corsa del giovane verso la stazione ferroviaria. I sospetti si sono rivelati fondati quando, dopo avergli intimato l’alt il ragazzo ha proseguito imperterrito nella fuga.
E’ stata necessaria l’abilità dei poliziotti, che si sono posti subito all’inseguimento del ladro, prima con l’autovettura, poi di corsa, ad arrestarne la fuga. Il giovane, una volta fermato, non ha potuto negare l’evidenza.
E’ stato così accertato che pochi minuti prima, all’interno di un negozio di articoli sportivi, lo straniero aveva sottratto capi di abbigliamento, come pantaloni e felpe, per un valore di oltre 300 euro.
Ma qualcosa è andato storto: nonostante avesse tolto dai capi rubati l’antitaccheggio, utilizzando un apposito oggetto metallico – poi sequestrato dai poliziotti – l’allarme del negozio lo ha costretto a scappare ed è stato inseguito da alcune commesse e dell’addetto alla vigilanza.
Solo il provvidenziale intervento della Polizia di Stato ha permesso di fermarlo e recuperare la refurtiva.
Dopo gli accertamenti di rito, il giovane è stato, pertanto, denunciato per furto aggravato.
E’ l’ennesimo intervento da parte dei poliziotti della Questura di Siena sul deprecabile fenomeno dei reati contro il patrimonio: poche settimane fa, nel mese di ottobre, sempre la Polizia, dopo un rocambolesco inseguimento nelle vie del centro di Siena, era riuscita a recuperare un’autovettura rubata giorni prima a Prato – con all’interno materiale da scasso – mettendone in fuga gli ignoti occupanti, sui quali ancora sono in corso accertamenti volti alla relativa identificazione.
Sul finire dello stesso mese, un’altra operazione della squadra mobile aveva permesso di identificare quattro cittadini albanesi, con precedenti di polizia per furto e sotto false identità, e di arrestarne uno, perché si trovava nel territorio nazionale nonostante il divieto di favi rientro come espiazione di una pena alternativa alla detenzione disposta dai giudici di Genova a seguito di una condanna per furto.