Avevano rubato 140quintali di rame in bobine dal valore di 150mila euro ma a seguito di una complessa e lunga attività di indagini sono state identificate e denunciate sei persone, cinque stranieri e uno italiano, poiché ritenuti responsabili del reato di furto aggravato, tentato furto e ricettazione.
Il furto di rame era avvenuto in una ditta valdelsana di trasformatori nella notte ra il 6 e il 7 novembre 2021. Allora na banda di ladri proveniente dalla Capitale, si era introdotta in un’azienda limitrofa a quella oggetto di furto, dove si era impossessata di un muletto ed un autocarro. Con questi automezzi i ladri sono poi entrati nel piazzale della ditta di trasformatori dove, dopo aver divelto il portone d’ingresso del magazzino avevano portato in fondo il colpo.
Le indagini sono state subito avviate dai militari di Poggibonsi sia attraverso l’esame dei sistemi di videosorveglianza che mediante servizi investigativi classici di pedinamento, permettendo di comprendere che il materiale asportato era stato consegnato ad una impresa toscana che gestisce la raccolta e la commercializzazione di materiale ferroso.
Inoltre, i militari dell’Arma hanno identificato i presunti autori del furto, che in gran parte sono risultati provenienti da un campo nomadi della città di Roma. Tutti cittadini pregiudicati che, periodicamente, con l’appoggio anche di un parente domiciliato in un campo nomadi fiorentino, secondo l’ipotesi accusatoria si dedicavano alla commissione di furti di rame e materiale ferroso presso varie imprese produttrici del Lazio, dell’Abruzzo e della Toscana.