Il percorso di avvicinamento a L’Eroica 2023, in programma a Gaiole in Chianti sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, non può non iniziare da chi quell’idea, così pazza da far innamorare già dopo i primi due colpi di pedale, l’ha avuta per primo: Giancarlo Brocci che in un articolo per una rivista senese lanciò l’idea del Parco Ciclistico del Chianti.
Trasformare, cioè, un territorio in via di brutto ammodernamento in una prospettiva di grande fascino e di enorme sviluppo; un modello, attuato grazie a L’Eroica, divenuto ormai patrimonio mondiale dello sport, della sostenibilità, dell’economia circolare e della valorizzazione dell’ambiente.
Un’idea nata all’inizio degli anni ’90 che trovò applicazione nel 1997, con la prima edizione de L’Eroica, la cicloturistica che si corre con biciclette costruite prima del
“Grande gratificazione è la parola giusta – esordisce Giancarlo Brocci – Non ero partito per inventarmi un evento di successo, solo per esprimere passione verso uno sport ed un territorio che si andavano perdendo. Oggi tocco con mano, in tante occasioni diverse, come si sia creato un grande movimento e che il tutto ci permetta progetti per un futuro migliore riguardo il nostro ciclismo ed un territorio intero”.
“Secondo me resta tutto il suo magnifico portato-continua-. Quell’immagine all’inizio della prima salita bianca dopo Pianella, la prima volta che vidi l’effetto di bici più o meno vecchie riportate fuori dall’asfalto in un magico polverone, è rimasta impressa, fortissima e attuale, con tutto ciò che è riuscita a cambiare anche nel grande ciclismo”.
“Di certo è mutato il target-prosegue-. Allora erano soprattutto antichi cicloturisti, alcuni collezionisti, qualche bohemien del pedale, ovviamente tutti italiani. Oggi abbiamo conquistato un mare di giovani, di donne, di stranieri da ogni dove, in primis anglosassoni. Come dire soprattutto coloro che questo modo eroico di andare in bici meno lo conoscevano”.