“La preghiamo, glielo imploriamo: non rimandi più la nostra evacuazione. Salvi gli studenti. Salvi il loro futuro. Salvi le loro vite”. Il mittente è uno studente vincitore di una delle borse di studio Iupals, l’iniziativa della Conferenza dei rettori delle università italiane rivolta ai giovani che vivono nei territori palestinesi, e il destinatario è Tomaso Montanari.
L’appello disperato del ragazzo, di cui il rettore dell’Università per Stranieri ha omesso il nome per ragioni di sicurezza, è scritto a nome dei centosessanta borsisti palestinesi, cento dei quali si trovano a Gaza.
“Ci era stata promessa l’evacuazione — si legge nel testo — ma nulla è accaduto. Ogni giorno attendiamo notizie che non arrivano. La guerra non si ferma, gli sfollamenti sono continui; le nostre vite e il nostro futuro sono a rischio”.
Lo stesso Montanari ha pubblicato la missiva sui social definendola “straziante”. “Nelle settimane e nei giorni scorsi ho fatto in ogni modo pressione, in privato, su chi può decidere: e sì, ci sono mille oggettive difficoltà — ha aggiunto —. Ma se il Governo non riesce a ottenere nemmeno questo da un Israele che sostiene apertamente azioni genocidarie, allora è il momento di rompere ogni indugio. Non c’è più tempo: questi ragazzi, tra poche ore, forse non saranno più vivi. Tirateli fuori. Ora”.
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