L’assemblea generale di Federalberghi ha approvato una petizione rivolta al Governo, Parlamento e alle forze politiche,” in cui chiede di aiutare le imprese del turismo a sopravvivere in attesa del ritorno alla normalità, salvaguardando i posti di lavoro ed evitare così che l’Italia si ritrovi svantaggiata al termine della pandemia”. E’ quanto si apprende da una nota stampa
“Federalberghi ha lanciato questa petizione per salvare il turismo nazionale e le strutture alberghiere, proponendo misure urgenti e necessarie per un settore che è motore indispensabile per l’economia italiana e che contribuisce in maniera significativa alla produzione di reddito e posti di lavoro. Le strutture alberghiere chiedono con forza, oltre che risposte concrete e immediate, anche liquidità per sopravvivere- così il presidente di Federalberghi Toscana Daniele Barbetti-. In un contesto del genere il carico fiscale è inaccettabile e insostenibile a fronte di ricavi azzerati per tutti gli alberghi e le strutture ricettive. Faccio un appello a tutte le aziende ricettive e ai lavoratori del comparto a sottoscrivere la petizione online o presso una delle nostre 16 associazioni toscane territoriali”
Tenendo conto degli ingenti danni subiti dalle strutture ricettive a causa della pandemia, con una perdita di flussi turistici e di fatturato superiore al 50%, i principali interventi richiesti dagli albergatori nella petizione sono: liquidazione di ristori efficaci e adeguati, con erogazioni mensili che accompagnino le imprese turistico ricettive sino alla fine della crisi e un’erogazione iniziale che corregga le sperequazioni che si sono verificate a causa del meccanismo utilizzato nel 2020; prorogando fino al 31 dicembre 2022 dei termini di pagamento delle rate relative a prestiti, mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale; elevando fino a 20 anni la durata dei finanziamenti “garantiti” dallo Stato ai sensi del decreto liquidità; esonerando dal pagamento della seconda rata IMU per l’anno 2021; prorogando del credito d’imposta sui canoni di locazione sino al 31 dicembre 2021 ed elevazione della misura all’80%; cancellando la TA.RI. e del canone Rai per gli anni 2020 e 2021; prorogando l’esonero dal pagamento dei contributi per l’assunzione del personale stagionale, affinché possa essere applicata alle assunzioni che avverranno nel corso del 2021; revisionando le modalità di esonero contributivo in favore delle imprese che richiamano in servizio i dipendenti che si trovano in cassa integrazione, al fine di riconoscere il beneficio anche nel caso in cui il rientro in servizio riguardi solo una parte del personale; rinviando sino a fine 2021 delle scadenze per il pagamento di imposte; introducendo un credito d’imposta del 110% per la riqualificazione delle strutture turistico ricettive; riducendo al 5% dell’aliquota IVA sulle prestazioni alberghiere, così come è stato fatto in altri Paesi europei; prorogando della cassa integrazione per gli assunti a tempo indeterminato; instituendo misure di soccorso efficaci e rapide per i lavoratori stagionali del turismo, che – a seguito della mancata ripresa della stagione invernale – si ritrovano privi di reddito, indennità di disoccupazione e copertura previdenziale e vengono per tal via costretti ad abbandonare il settore, che si ritroverà ancora più fragile nel momento della tanto attesa ripresa economica.
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