L’idea, la proposta, il progetto, di salvare il padiglione Conolly del Manicomio di San Niccolò, e di trasformarlo in un Centro Culturale di livello internazionale, non è di oggi. Il Circolo “La Pergola” cominciò a parlarne con gli Amministratori Locali più di vent’anni fa. Nel secolo scorso. E così il Comune di Siena organizzò un Convegno nel dicembre 2000, “L’Orto dei Pecci nella Valle di Porta Giustizia” per testimoniare una realtà conquistata. Il lavoro cooperativo come strumento terapeutico e riabilitativo per persone con handicap psichico, fisico o sociale. “L’Orto de’ Pecci nella valle di Porta Giustizia” è l’ampliamento e la pubblicazione del materiale già raccolto da un gruppo di lavoro per proporre al Comune una ipotesi-progetto finalizzata al recupero della Valle di Porta Giustizia e per il suo riutilizzo da parte dei cittadini, che potrebbero così riappropriarsi dei contenuti storici, paesaggistici e culturali di un ampio territorio verde dentro le mura, per lunghi anni emarginato e dimenticato.
Vi si racconta anche la “riabilitazione” degli Orti dell’Ospedale Psichiatrico di San Niccolò, iniziata 17 anni fa con la assegnazione di quest’area ad un Cooperativa di lavoro, riabilitazione legata anche ad un recupero e ad una rivisitazione di quasi due secoli di storia del Manicomio di Porta Romana oltreché alla affermazione di un approccio radicalmente nuovo al problema della follia e della diversità.
Il percorso qui riassunto testimonia inoltre l’importanza del contributo dell’associazionismo e del volontariato (e quindi del tessuto sociale del territorio) ad integrazione dell’intervento del servizio pubblico, in aree come quella del lavoro e della “riabilitazione”, così centrali oggi nella cura dei disturbi mentali che necessitano di una lunga o lunghissima assistenza.
Lo sviluppo ulteriore di questo progetto può essere indicato su tre linee di azione :
- Salvare il Conolly : per un intervento inteso non soltanto a salvaguardare, ma soprattutto a darle tutto lo spessore che merita, a questa testimonianza architettonica unica in Italia (insieme a poche altre nel mondo) del progetto di pedagogia e di controllo sociale teorizzato dall’Utilitarista inglese Jeremy Bentham nel 1791 sotto il nome di panopticon.
- Restauro del paesaggio: la vallata verde di Porta Giustizia merita uno approfondito studio naturalistico, uno studio geologico, del fluire delle acque, delle presenze vegetali spontanee, della cultura e della civiltà legate alla coltivazione degli orti, che dovrebbe esitare in un “restauro del paesaggio” e
- d in un “contatto diretto del cittadino” con questa area verde.
- Ritrovare la Porta che non c’è: per uno studio ed una ricerca dei resti di questa struttura architettonica scomparsa all’interno di un sistema di mura che coinvolgeva e/o proteggeva tutta la città, sistema da recuperare e riproporre in toto per la enorme importanza storica e culturale.
Lo scopo di questa pubblicazione è quello di proporre, in maniera semplice ed immediata, qualche spunto per riflettere sulla malattia mentale, sul manicomio ormai chiuso, sulle alternative alla segregazione, sugli interventi della nuova psichiatria, attraverso immagini e testimonianze della storia della nostra città. Ma vorrebbe anche essere un contributo per avvicinarsi ai “diversi” con meno paura e con meno pregiudizi, in un periodo storico in cui la comprensione e la integrazione di molte altre “diversità” costituisce un impegno culturale, sociale e politico per Siena e per ogni tipo di comunità. Pochi mesi dopo, il 18 marzo 2001, Il FAI di Siena con la Presidenza di Nanni Guiso, organizzò l’apertura al pubblico con visite guidate, al San Niccolò. Fu distribuita una Guida di 18 pagine, piena di foto in bianco e nero, e a colori. Intitolata “Salviamo il Conolly”. Nanni Guiso scrisse l’introduzione. Duccio Balestracci, Andrea Friscelli e Costante Vasconetto dettero un loro contributo. “L’Orto de’ Pecci”, “Com’era pazza la mia valle”, “Save the Conolly”, “Quartiere per Clamorosi di ambedue i sessi”, “il panopticon”, “La valle ritrovata”. Il futuro ha un cuore antico. Il Conolly oggi, il panopticon, il controllo totale, sono una incombente realtà.
Costante Vasconetto