Il segretario della Lega Matteo Salvini è arrivato al carcere di Ranza a San Gimignano alle 16 per una visita dopo l’apertura dell’inchiesta sul comportamento di poliziotti penitenziari aperta dalla magistratura di Siena. Ad aspettarlo fuori dalla casa circondariale, oltre alla stampa, un gruppo di rappresentanti del partito nella Valdelsa ed alcuni parlamentari. Per un po’ anche il vicesindaco di Siena Andrea Corsi ha aspettato Salvini che sarebbe dovuto arrivare a Ranza alle 15.
Le auto del segretario e della scorta sono entrate tra gli applausi dei militanti che gridavano “Matteo!” e che lo hanno aspettato fino alla fine per i selfie di rito. L’incontro con i rappresentanti della polizia penitenziaria è durato più di un’ora. Di fronte ai giornalisti il segretario si è detto soddisfatto del confronto con gli agenti del carcere e ha rivolto un plauso alla solidarietà dei colleghi nei confronti dei 15 indagati( di cui 4 sospesi). Salvini parla di un attacco diretto alla polizia penitenziaria:”Sono stati crocifissi come torturatori ma ci sono torturatori senza torturati, aggressori senza aggrediti”. Ferma la posizione del segretario a difesa di coloro che “fanno un lavoro davvero difficile e senza tutela”.
Per Salvini è la prima volta a Ranza:” Non eravamo a conoscenza dei problemi del carcere. Se rifarò il ministro dell’interno cercherò di fare passare la Penitenziaria sotto al mio dicastero.Su questo problema ce ne dovevano occupare con l’allora ministro della giustizia Bonafede. Nel Decreto sicurezza erano contenute alcune misure a tutela degli agenti ma il presidente della Camera Fico le ha stralciate”.
Il segretario Salvini si dice convinto dell’innocenza degli agenti “naturalmente se così non fosse non serviranno le scuse – precisa-“ e torna a parlare spesso del video registrato dalle telecamere interne di video sorveglianza che farebbe totale chiarezza sui fatti.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
Di seguito l’intervista completa