“Ritenete il Mit la vostra casa”, ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nel suo intervento al congresso nazionale del Consiglio degli ingegneri, che si sta svolgendo a Siena.
L’iniziativa vede il contributo degli ordini senese e grossetano ed ha avuto ieri il suo preludio in Maremma. La giornata odierna è dedicata ad un focus su come le nuove tecnologie stanno cambiando il settore in Italia, con l’ingegneria aereospaziale, dell’informazione, biomedica e poi gli aspetti dell’Ia.
Salvini ha esordito parlando del Codice degli appalti annunciando di “contare di portare il correttivo entro ottobre in Cdm”. Ha quindi ricordato “il tema dell’equo compenso” che “dovrà avere risposta perché ci sono due esigenze, entrambe legittime e fondate, che portano esiti diversi – spiega -: quella dell’applicazione della norma per gli ordini professionali, quindi gli ingegneri; quella delle stazioni appaltanti, e dunque i sindaci”.
Poi il passaggio sul piano nazionale sull’idrico: “Ci stiamo lavorando, senza inseguire solo le emergenze. Abbiamo raccolto 418 progetti da tutta Italia per 12 miliardi di bugdet per mettere in sicurezza il Paese”, aggiunge il ministro.
A Salvini ha risposto il presidente nazionale degli ingegneri Angelo Domenico Perrini: “Abbiamo un territorio fragile e complesso. Una programmazione degli interventi è indispensabile per agire laddove ci sono problemi”, ha puntualizzato.
“Crediamo poi che sia fondamentale che un ingegnere si iscritto ad un albo professionale che ne controlli l’attività – ha aggiunto -, che lo formi ed aggiorni, e che operi per la collettività seguito da un ordine. Vorremmo che quello che accade per i medici avvenisse anche per gli ingegneri: i primi hanno responsabilità della salute dei cittadini e non possono lavorare senza un controllo del proprio ordine professionale”.