Conoscere la vera estensione del Santuario al di là dell’edificio della grande vasca votiva, capire come questo luogo sacro si sia articolato su diverse terrazze, conoscere infine il contesto monumentale e scenografico della struttura nell’antica Toscana. È con questi presupposti che nella seconda metà di giugno partirà la settima campagna di scavi a San Casciano dei Bagni. E a dare l’annuncio della nuova fase dei lavori è stato Jacopo Tabolli, coordinatore scientifico del progetto che si sta svolgendo nel borgo della Val di Chiana, a margine di una conferenza all’Auditorium del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena proprio sull’argomento dei ritrovamenti al Santuario. Nell’incontro, hanno spiegato gli organizzatori, è stato “presentato il complesso sistema di offerte votive ritrovato all’interno della vasca monumentale del santuario del Bagno Grande. Leggere i doni depositati all’interno dell’acqua termale permette di constatare non solo la ricchezza nella diversità delle offerte, ma anche di riflettere su chi compì quei doni dalla fine del III secolo a.C. al V secolo d.C”.