
Un francobollo sulla statua di Apollo arciere, appartenente ai bronzi di San Casciano dei Bagni e rinvenuto durante gli scavi al Santuario ritrovato: è quanto è stato presentato oggi nel comune in Val di Chiana per la giornata dei francobolli celebrativi di Europa 2025.
Ad emetterlo è stato il Ministero delle Imprese, la stampa è affidata alla Zecca dello Stato, la divulgazione a Poste italiane L’emissione del francobollo, dal valore di 1,35 euro, sarà anche un’opportunità per i bronzi di San Casciano di girare il mondo: sarà infatti inviata alle amministrazioni postali di tutti gli Stati, entrando nelle collezioni postali di tutto il mondo.
“Il progetto degli scavi di San Casciano dei Bagni vede tanti enti diversi collaborare insieme. Il Ministero della Cultura è il nostro punto di riferimento, insieme all’Università per Stranieri di Siena, il nostro Comune e la Regione Toscana – ha dichiarato Agnese Carletti, sindaco di San Casciano dei Bagni – Oggi con l’emissione del francobollo, entrano a fare parte della nostra squadra, anche il Ministero delle Imprese, le Poste Italiane e la Zecca dello Stato. È un grande piacere sapere che in questo momento di grandi conflitti siano proprio i bronzi di San Casciano a rappresentare l’Italia nella giornata dedicata all’Europa, in quanto simbolo di un luogo che è riuscito nel quale due popoli in guerra, Etruschi e Romani, convivevano. L’emissione del francobollo si inserisce in un contesto che chiede la pace a gran voce, grido a cui ci uniamo anche noi”.
Durante la giornata è stata presentata anche la monografia edita da “Archeo” dedicata agli scavi di San Casciano dei Bagni. Il titolo del volume è “Sette anni a San Casciano dei Bagni” ed è stato curato da Emanuele Mariotti, Ada Salvi e Jacopo Tabolli.
“Per la soprintendenza la pubblicazione di questa monografia è motivo di grande onore, ma anche di riflessione su un ritrovamento straordinario per tutta la comunità, non solo quella scientifica – dichiara Ada Salvi, funzionaria archeologa della Soprintendenza di Siena – La pubblicazione è il risultato di un lavoro quotidiano che porta sfide, responsabilità e impegno. La scoperta del Santuario ritrovato non è stata un caso fortuito, ma l’esito di un lavoro durato anni, frutto di lungimiranza e collaborazione tra gli enti. L’archeologia praticata con etica e rispetto, non solo ricostruisce il passato, ma genera anche il futuro. Dietro questo progetto c’è il lavoro appassionato di tanti professionisti, istituzioni e cittadini che credono nel valore della cultura come bene comune”.
“Sette anni di scavi e di duro lavoro e ricerca sono racchiusi in questa monografia – prosegue Emanuele Mariotti, firettore dello scavo archeologico di San Casciano dei Bagni – L’obiettivo per il prossimo è quello di infondere vita agli oggetti e renderli parte della vita comunitaria, il tutto insieme all’Associazione Archeologica. Andremo nelle scuole a mostrare le foto dei reperti, immaginando come potrebbe essere il futuro Museo di San Casciano, assieme alle nuove generazioni, a cui appartiene tutto questo”.