“Reimparate ad ascoltare, l’ascolto è essenziale per una buona comunicazione”, ed ancora “sappiate riserbare anche tempo al silenzio, alla concentrazione e a voi stessi perché Dio non è entrerà nel cuore di chi vive tra 100mila frastuoni”. Si appella così l’Arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice alla stampa presente in occasione delle celebrazioni di San Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti.
Lojudice ha officiato la messa ed ha ricordato l’insegnamento di San Francesco di Sales con le parole di Papa Giovanni 23esimo dette alla Unione stampa cattolica italiana nel 1963. “La stampa cattolica sente il compito suo di far onore al caratteristico ministero suo, che è alto servizio alla verità , fatta conoscere attraverso questa insolita e grande manifestazione del Concilio, e fatta conoscere in accento suadente, convinto, penetrante – scandisce Lojudice-. Va da sé che, per assolvere il suo compito, la stampa cattolica debba avere impostazione ed espressione che sostanzialmente differiscono da metodi che sono imposti da interessi contingenti e da avvedutezze puramente umane ; resistendo a suggestioni che amplificano le polemiche, non giovano ad alcuno, non edificano nella carità e non servono all’insieme della comunità cattolica. Responsabilità precise di fronte a Dio e alle anime”.
Durante l’Omelia il cardinale ha poi ricordato le due figure, premi Nobel 2021, Maria Ressa e Dmitry Muratov da sempre impegnati nella coraggiosa lotta per garantire la libertà di espressione rispettivamente nelle Filippine e in Russia.
Dopo la liturgia il Gruppo Stampa Autonomo di Siena, storica associazione nata nel nostro territorio oltre 50 anni fa, ha inaugurato la sua nuova sede in piazza dell’Abbadia. “Questo è un punto di partenza e di arrivo allo stesso tempo – commenta la presidente del Gruppo Giovanna Romano -. Da qui potremmo partire per fare corsi con soggetti della società civile senese ed anche da fuori”.