
Sabato 19 luglio 2025, alle 21,15, nell’abbazia di San Galgano (Chiusdino), si terrà il concerto di Nicola Costanti dal titolo “Il sogno di Francesco. L’eredità di Papa Bergoglio, un tesoro da custodire”. L’intero incasso verrà devoluto per i Progetti Amici di Bartimeo della Caritas Diocesana di Siena e della Fondazione Caritas delle Diocesi di Siena e di Montepulciano (Ets) nato per offrire un aiuto concreto alle famiglie, che affrontano la dura prova della malattia di un figlio, spesso bambini molto piccoli. Lontani da casa, in difficoltà economiche e senza una rete di supporto, i nuclei familiari vengono accolti in alloggi temporanei, con un sostegno economico e l’assistenza negli ospedali di riferimento: Le Scotte, Nottola e Campostaggia.
L’evento è promosso dall’Unione dei Comuni della Val di Merse, la Caritas Diocesana di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e dall’Associazione Fili Intrecciati che proprio insieme a Costanti ha già realizzato cinque progetti all’interno de “Il sogno di Francesco”, piccoli gesti per due popoli (Congo e Libano) messi in ginocchio dalle guerre e dalla povertà (chi è interessato può trovare all’interno del sito www.filiintrecciati.it la descrizione ed i rendiconti di ogni progetto). Nicola Costanti, cantautore della nostra terra, (premiato ben due volte alla manifestazione “Premio Tenco”) insieme ad una decina di musicisti si esibirà dal palco nella splendida e suggestiva cornice dell’abbazia di San Galgano (Chiusdino). Tra sue canzoni e omaggi a musicisti e poeti del nostro tempo, saremo richiamati ai temi che Papa Francesco ha approfondito durante il suo pontificato, soprattutto nelle encicliche “Laudato si’” e “Fratelli tutti”. Un richiamo ad una carità concreta che rappresenta lo strumento indispensabile per pensare ad una “ecologia globale” che comprende e unisce la ricerca di una giustizia e dei diritti civili, un uso corretto delle risorse del nostro pianeta, il rispetto per la natura, la minaccia di una globalizzazione che calpesta le unicità e le singolarità di popoli e territori… tutto questo come premessa di una pace vera che non sia solo un compromesso imposto con la forza dei più forti e che Papa Leone sta richiamando con forza.
Il Sogno di Francesco è anche una canzone. Cantata in dieci lingue esprime il grido dell’umanità di oggi e richiama il grido con cui il cieco Bartimeo, figlio di Timeo, si rivolge a Gesù Cristo perché abbia pietà di lui e gli doni la vista, nonostante i rimproveri dei “sani” e dei benestanti, infastiditi dalla presenza di questo mendicante. “Un segno di grande speranza – spiega don Vittorio Giglio, direttore
della Caritas diocesana – per le tante famiglie che si rivolgono a noi in un momento di grande sofferenza ed ansia come quello della malattia di un figlio”. “Un grazie speciale – aggiunge don Giglio – a Nicola Costanti e agli amici di Filiintrecciati per aver voluto sostenere questa nostra iniziativa a favore di più piccoli che devono affrontare una malattia spesso grave”.