Sulla vicenda del pestaggio al limite della tortura nei confronti di un detenuto, nel carcere di Ranza, sono numerosi gli interventi politici e pieno di ombre lo scenario che si apre. Ultima in ordine di tempo è la dichiarazione di Franco Corleone, garante dei detenuti della Toscana, come si legge in un articolo di Redattore Sociale.
“Il carcere di San Gimignano – ha commentato Corleone – è abbandonato a se stesso ormai da molto tempo, dove c’è un direttore che viene soltanto una volta ogni settimana per andare a firmare le carte e dove comanda chi c’è”.
Così Corleone, in merito alle notizie delle torture nel carcere di San Gimignano riscontrate dai Pm della Procura di Siena e riportate dal quotidiano La Repubblica. Nello specifico, l’episodio più grave contestato dalla procura di Siena è quello di un detenuto che sarebbe stato picchiato con pugni e calci in un corridoio e poi lasciato svenuto in una cella, ma sarebbero anche altri gli episodi al centro delle indagini degli inquirenti.
“San Gimignano è un carcere nato male e cresciuto peggio – ha detto Corleone – Lo abbiamo ripetuto fino alla noia ma purtroppo in pochi ci hanno ascoltato. C’è il problema dell’isolamento, si tratta di un carcere in mezzo alla campagna. C’è poi il problema dell’acqua non potabile e non bevibile. C’è poi il problema del direttore, che è lo stesso di Arezzo e che viene qui una volta alla settimana. Il carcere è abbandonato a se stesso”.