“Nel mezzo della pandemia San Gimignano riparte per impostare il futuro”, così il sindaco del comune valdelsano Andrea Marrucci ha aperto la conferenza con la firma del contratto di concessione di 69 anni con Opera Laboratori per il progetto di restauro e valorizzazione dell’ex-carcere ed ex-convento di San Domenico. Oggi, giovedì 27 gennaio, Marrucci e il presidente di Opera Laboratori Beppe Costa hanno siglato il primo contratto in Italia di concessione in project financing per beni culturali. L’atto conclude un percorso iniziato 10 anni fa. Opera Laboratori, con la sua controllata Opera San Gimignano srl che si è aggiudicata il bando pubblicato a seguito degli accordi siglati nel 2011 e 2014 da comune di San Gimignano, Regione Toscana e provincia di Siena con Mibact e Agenzia del Demanio per la valorizzazione culturale di un bene demaniale.
“Saremo temporanei custodi di una struttura che appartiene ai sangimignanesi – così Beppe Costa-. Questa è l’Italia che va fatta conoscere, vogliamo dare un nuovo strumento alla città e vogliamo dare un ulteriore contributo nell’accoglienza per i turisti”.
“Siamo stati i primi ad attuare il federalismo demaniale – ricorda Marrucci-. San Gimignano adesso sarà fruibile anche secondo una linea che parte da est, dalla rocca di Monte Staccioli, fino ad ovest, con l’ex-convento”. Nella struttura i lavori non differibili e urgenti inizieranno nel breve periodo, dopodiché Opera San Gimignano, il Comune e la Regione, l’altra proprietaria dell’ex-convento, valuteranno un piano comune che darà il via, nella prossima primavera, ai lavori di valorizzazione. “Ci saranno nuovi percorsi per i turisti che adesso sono preclusi ed anche strutture inedite che potranno essere usate dai cittadini”, continua Marrucci.
Il restauro avrà una durata di 3 anni. Per Opera Laboratori l’investimento sarà di 20 milioni di euro. Il progetto dovrebbe prevedere la realizzazione di un’arena da mille posti a sedere per teatro e lirica al posto di quella che fu l’ora d’aria per i detenuti, un percorso panoramico per i visitatori da cui ammirare lo skyline di San Gimignano al posto del camminamento di ronda, nuovi spazi pubblici per la collettività, una struttura ricettiva esperienziale con camere ricavate nelle ex celle del convento. E poi ancora un’area convegni e spazi per ospitare botteghe artigianali locali, associazioni, agribar e gallerie multimediali.
Il presidente di Opera Laboratori Beppe Costa ha poi concluso “all’interno del complesso verrà creato un ostello. Non vogliamo fare concorrenza a chi lavore nel settore della ricettività, ma questo ostello ospiterà persone che hanno un potere d’acquisto non elevato”, conclude
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi