Un segnale di solidarietà dal Consiglio Comunale di San Gimignano verso la comunità senegalese toscana che, lo scorso 13 dicembre a Firenze, ha perso due dei suoi connazionali vittime della follia omicida Gianluca Casseri. Nel corso dell’ultima seduta del 20 dicembre è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal Centrosinistra per San Gimignano con il quale “si esprime solidarietà alla comunità senegalese fiorentina e toscana e alle famiglie coinvolte, si ribadisce l’importanza della cultura dell’integrazione, della solidarietà e del multiculturalismo e si invita il sindaco e la giunta a continuare a promuovere la cultura antirazzista ed antifascista anche nelle scuole”. «Il Consiglio Comunale ha voluto dare un segnale di forte vicinanza della nostra comunità a quella senegalese – dichiara Ilaria Garosi, assessore per la multiculturalità del Comune di San Gimignano -. Un segnale che prescinde dai fatti incresciosi di Firenze con il preciso intento di rimarcare il ruolo fondamentale della comunità senegalese nell’area valdelsana come in tutto il territorio regionale. Una comunità viva, dinamica, operosa e perfettamente integrata con cui ci confrontiamo ogni giorno. E il reciproco confronto e scambio di idee e tradizioni è fonte di sviluppo e crescita per l’intero territorio. E’ giusto che il Consiglio denunci questi episodi di violenza inaudita ed è anche l’occasione per rinsaldare un legame già forte e dare un riconoscimento istituzionale alla comunità senegalese. E a tal proposito – conclude l’assessore Garosi – lo scorso 17 dicembre San Gimignano ha presenziato attraverso un suo delegato alla cerimonia religiosa tradizionalmente organizzata a Colle Val d’Elsa dalla comunità senegalese per commemorare Cheikh Ahmadou Bamba, il padre fondatore della confraternita Mouride».
Nell’ordine del giorno il Consiglio Comunale “condanna il gesto razzista compiuto da Gianluca Casseri, tutte le forme di odio razziale e di propaganda razzista, tutte le associazioni che, come Casa Pound Italia, quando in modo più o meno velato, direttamente o indirettamente fanno sponda o comunque danno spazio ad idee razziste, xenofobe o negazioniste e le reazioni che, in alcuni blog sul web, hanno inneggiato all’omicida come ad un eroe”