Saranno oltre 15 milioni in arrivo per l’azienda sanitaria locale e l’ospedale di Siena. I fondi fanno parte dei 50 milioni alle aziende e agli enti del servizio sanitario toscano, per il rinnovamento del loro patrimonio strutturale. Il riparto della cifra è stato approvato dalla giunta nel corso dell’ultima seduta, con una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi.
Si tratta di fondi regionali destinati agli investimenti: 150 milioni in tre anni (2019-20-21), 50 per ciascuna annualità. “Come annunciato il 4 ottobre scorso – è il commento dell’assessore Stefania Saccardi – gli investimenti regionali destinate a finanziare gli investimenti in infrastrutture delle aziende toscane stanno arrivando. Questo è un primo passo, la ripartizione relativa al 2019, altri investimenti arriveranno all’inizio del 2020 e del 2021. Il patrimonio di strutture e tecnologie della sanità toscana è di assoluta avanguardia, e la Regione sta continuando a investire, per una costante modernizzazione”.
Entro 30 giorni dall’adozione della delibera, ciascuna azienda dovrà fornire al settore contabilità e investimenti della direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale l’elenco degli interventi realizzati o da realizzare, specificando il valore complessivo di ciascun intervento. Questi 50 milioni finanziano investimenti in parte già realizzati nel corso del 2019.
Altri finanziamenti regionali (altri 50 milioni) saranno ripartiti tra le aziende sanitarie toscane all’inizio del 2020 ed analoga operazione è prevista per il 2021. E da qui a qualche mese, inoltre, saranno disponibili per la Regione Toscana circa 300 milioni di ulteriori risorse destinate dallo Stato al finanziamento di investimenti sanitari, ossia la quota spettante alla nostra Regione di finanziamenti stanziati nella Legge di bilancio 2019 dello Stato, per i quali c’é già il riparto tra le Regioni: è già stato approvato, deve solo concludersi l’iter burocratico, a livello statale, che ne consentirà l’iscrizione nel bilancio della Regione e la successiva assegnazione alle aziende sanitarie toscane.