Il 2022 per l’Asl è stato un Giano Bifronte: se da un lato l’attività è tornata a volumi prepandemici, dall’altro si fanno sentire vigorosamente sia la carenza di medici che il caro energia”.
Tutti questi aspetti sono stati portati all’attenzione dal dg dell’Azienda Antonio d’Urso in una conferenza che è servita a tracciare un bilancio sui dodici mesi che stanno per concludersi. Per il futuro, nonostante i problemi che si acuiscono, D’Urso ha già dato la sua assicurazione: “continueremo a garantire con sforzo i nostri servizi senza limitare le attività perché la sanità è un diritto pubblico”.
Nel 2022, dicevamo, sono stati toccati i volumi di produzione e delle visite specialistiche ambulatoriali del 2019. “Per il prossimo anno dunque siamo in piena carreggiata”, commenta D’Urso. “Nei presidi in provincia di Siena è ripartita sia l’attività ambulatoriale che quella chirurgica”, fa sapere.
Pesano però sulle spalle dell’Azienda i costi della crisi energetica: “Le bollette – evidenzia Antonio D’Urso- sono passate da costare 14 milioni di euro nel 2019 agli oltre 30 milioni di euro spesi a fine 2022. E bisogna inoltre considerare che parte della nostra energia viene autoprodotta”.
L’altra criticità è quella della carenza di medici, “ne mancano – viene spiegato – a causa del difetto della programmazione delle scuole di specializzazione ma anche per il blocco degli ingressi nelle facoltà universitarie. Il personale totale nelle nostre strutture comunque in tre anni è aumentato”
Anche il direttore sanitario dell’Asl Simona Dei ha tracciato il suo bilancio osservando come nei presidi “sia sia ripreso ritmo senza lasciarsi andare alla difficoltà del momento”. Prosegue Dei: “Per i mesi prossimi intendiamo semplificare i percorsi per dare ancora più salute al territorio”.
Quanto al Pnrr sono 77 i milioni di euro che saranno destinati ai progetti per l’Area Vasta: “Abbiamo affidato le gare ad Invitalia e contiamo di aprire i cantieri del 2022”, afferma la direttrice amministrativa Antonella Valeri che ha poi ricordato l’impegno preso, con i fondi del Piano, su Nottola, Campostaggia ed il San Niccolò.
Alla direttrice dei servizi sociali Patrizia Castellucci è stato infine affidato un commento sulla situazione nelle Rsa: “Il sistema ha retto il covid e lo sta reggendo. In questi dodici mesi abbiamo dato il via a 443 varianti di accertamento. E abbiamo vigilato su 181 delle 276 residenze”
KV
MC
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