La Fisascat Cisl e la Fp Cgil Siena denunciano pubblicamente quanto sta accadendo in questi giorni presso l’Azienda Usl Toscana sud est: “La Ausl area senese ha deciso di ridurre le prestazioni erogate sino ad oggi ai cittadini comunicando la decisione alla cooperativa sociale ‘Solidarietà’ che gestisce le attività in appalto. In particolare, viene chiesto alla cooperativa che si interfaccia con gli utenti tutti i giorni di rimodulare i servizi con un taglio effettivo di presenze di personale agli sportelli del 20% circa, cosa di per sé legittima ma che impatta direttamente sull’occupazione e sulle prestazioni rivolte alla popolazione”.
“Sui dipendenti, per la maggioranza in part time e donne, il taglio verrà effettuato in molti casi riducendo le ore di lavoro e gli stipendi già bassi, lavoratori per lo più deboli ed invalidi che finalmente avevano trovato un’occupazione, anche se parziale, su cui contano per sopravvivere. Ricordiamo che ‘Solidarietà’ è una cooperativa di tipo B, nata con l’obiettivo di gestire servizi per enti pubblici e privati favorendo l’inserimento lavorativo di persone con svantaggio – proseguono -. Sugli utenti il taglio impatterà nei Distretti sanitari dove ci sono degli sportelli sempre presidiati dai dipendenti della cooperativa sociale, con una riduzione degli orari di apertura al pubblico o addirittura con la loro completa chiusura in alcuni giorni: al Poliambulatorio di Pian d’Ovile avremo una diminuzione di 18 ore settimanali, al Cup di Montalcino si passerà da 6 giorni di apertura a 3, al Distretto di Castelnuovo Berardenga verranno tolti 3 giorni di apertura al mese, a Serre di Rapolano verrà addirittura chiuso il servizio. Sono solo alcuni esempi dei problemi che questa decisione comporterà, in particolare nei piccoli comuni della provincia dell’area senese, tenuto conto che gli sportelli sono gli unici punti a cui le persone, per lo più anziane, si rivolgono per avere informazioni e prenotare i servizi forniti dalla Ausl”.
“La Fisascat Cisl e la Fp Cgil Siena, che hanno già indetto lo stato di agitazione degli operatori, chiedono che anche le istituzioni intervengano per difendere i servizi pubblici del loro territorio e la dignità del lavoro: la volontà di risparmiare da parte della Azienda unità sanitaria locale porterà ad una forte riduzione del personale della cooperativa sociale, atto non accettabile, sollecitiamo pertanto le istituzioni a sostenere la
vertenza dei lavoratori, anello debole della nostra società, che nei prossimi giorni dovranno decidere come far sentire la loro voce” concludono le sigle dei lavoratori.