Vola la Toscana nella classifica dei livelli essenziali di assistenza in sanità, ovvero per la qualità dei servizi offerti e considerati nel loro complesso, dall’attività di prevenzione all’assistenza territoriale e quella negli ospedali.
La pagella è del Ministero della salute, che ha pubblicato i risultati dei Lea e certifica per il 2021, anno segnato dal covid, che la Toscana è seconda in Italia solo all’Emilia Romagna, con un punteggio di 274,64 sul massimo teorico che è 300. Tredici inoltre i punti rispetto al monitoraggio che Viale Ribotta aveva pubblicato a febbraio e che faceva riferimento al 2020
Cresce, rispetto al monitoraggio del 2020, il punteggio ottenuto alla voce “prevenzione collettiva e sanità pubblica”: otteniamo 91,3 punti, +3,24 rispetto all’anno precedente. Ottimo il punteggio sia per la copertura vaccinale dei bambini entro i 24 mesi che per la proporzione di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello (97,73). Bene anche la sanità dei territori con un punteggio di 95,02 sull’assistenza distrettuale.
Il punteggio più basso, seppur abbondantemente sopra la soglia della sufficienza (72,01 su 100), riguarda le cure palliative. Al riguardo la Regione ricorda di aver già “programmato azioni importanti sia per raggiungere gli standard previsti sui posti letto negli hospice sia per incrementare l’assistenza domiciliare ai malati terminali
Sale infine anche il punteggio dell’assistenza ospedaliera, con un risultato finale di 88,07 (+8,07 rispetto al 2020), con picchi importanti sugli indicatori relativi sull’appropriatezza del ricovero (100) e sulla quantità di interventi al tumore maligno della mammella (94,66).
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