Sanità: l’Asl sud est assume novantacinque infermieri. Ventotto sono destinati alla provincia di Siena

L’Asl sud est assume: il direttore generale Antonio D’Urso ha firmato una delibera in cui si dà l’ok per l’inserimento nell’azienda, con contratto indeterminato, di 95 infermieri mediante l’utilizzo delle graduatorie di Estar.

Ventotto le figure individuate per la provincia di Siena. “Le nuove figure professionali saranno l’occasione per rimodulare e riorganizzare l’assetto dell’Emergenza Urgenza territoriale in Asl – in linea con quanto previsto dalle direttive della Regione Toscana e recepite dalla direzione aziendale”, spiega l’azienda.

“L’obiettivo è dare una progettualità che garantisca da una parte il miglioramento dei tempi di intervento e dall’altra l’utilizzo di risorse professionali appropriate, – spiega Vianella Agostinelli, direttrice del dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche- Oggi questi nuovi ingressi ci consentiranno di dare alle postazioni di emergenza territoriale una migliore operatività ed efficienza, offrendo la solida stabilità del personale infermieristico assegnato ed anche investendo in modo consistenze sulla formazione e valorizzazione delle competenze infermieristiche, a vantaggio degli interventi in emergenza urgenza sul territorio della Tse.

“Infatti i nuovi infermieri che entreranno a far parte della squadra del 118, saranno chiamati ad effettuare un accurato e nutrito percorso formativo per acquisire le competenze già possedute dai colleghi esperti, che garantiscono da sempre le più qualificate risposte ai bisogni di emergenza-urgenza nei nostri territori”, continua

La novità è stata giudicata positivamente dalla Fp Cgil di Siena che parla di una “boccata di ossigeno” in “un contesto drammatico di emergenza organici”. Per il sindacato di categoria il “grande passo in avanti” rischia però di “non bastare”. Di qui la richiesta di aprire “alle assunzioni di tecnici sanitari e Oss per un pieno turn over”.

“Tornare ai numeri di personale pre pandemici per queste figure sarebbe un grave errore – ammonisce Fp Cgil – che metterebbe seriamente a rischio il sistema. Soprattutto non ci si dovrà scordare delle aree periferiche, Valdelsa, Valdichiana e Amiata, sono sistemi estremamente fragili da un punto di vista di organici e necessitano di rinforzi soprattutto di personale sanitario e socio sanitario”.

La sigla chiede infine un segnale al policlinico Le Scotte che, viene spiegato, “non ha ad oggi neanche una graduatoria valida per il personale infermieristico, con un concorso ancora in corso; serve procedere immediatamente, a conclusione del percorso concorsuale, con la pubblicazione della graduatoria e con l’iniziare finalmente ad assumere infermieri. Per gli Oss per cui una graduatoria concorsuale esiste ed è inspiegabilmente non utilizzata o utilizzata solamente per assunzioni a tempo determinato, occorre stabilizzare il personale precario, ed anche per questi profili garantire un pieno turn over”.