Le Asl della Toscana devono “lavorare su innovazione organizzativa, recupero della produttività, sull’uso ottimale delle risorse, in modo da creare un equilibrio tra quantità e qualità dei servizi con la sostenibilità finanziaria del sistema”.
Così l’Assessore regionale alla sanità Simone Bezzini a margine delle conferenza di presentazione del rendiconto dell’Aou senese. Bezzini ha fatto un punto della situazione sulla settore in Toscana i cui conti, come hanno denunciato sindacati e associazioni, sarebbero in rosso. Una situazione questa che peserebbe soprattutto sulle buste paga del personale che, come segnalato in una nota recente dell’Intersindacale.
Sul caso, spiega l’assessore, “rischiamo di dare una comunicazione un po’ schizofrenica ai non addetti ai lavori: da un lato diciamo che ci sono risorse, che arrivano dall’articolo 20 e dal Pnrr; dall’altra però c’è sofferenza sulla parte corrente dei bilanci, quella che serve per pagare servizi e personale”. Su questo punto “stiamo chiedendo al Governo un irrobustimento del fondo sanitario nazionale-continua Bezzini-, anche perché ci sono fenomeni, come quello del caro bollette, che colpiscono le aziende sanitarie ed in particolar modo i bilanci delle strutture ospedaliere, particolarmente energivore. Adesso dovrebbero arrivare 200 milioni in più che sono una prima risposta, anche se non sufficiente, sul fronte del recupero delle risorse che spenderemo per dare energia agli ospedali e che potrebbero essere investiti per altri servizi”.
L’assessore ha indicato i fronti su cui è a lavoro alla giunta ed ha poi rivendicato: “la Toscana si sta impegnando e investendo a tutela della sanità pubblica. Ricordo come negli ultimi due 2 anni, dal bilancio al sistema sanitario, sono transitati 400milioni di euro”.
Infine l’assessore ha risposto all’infettivologo Francesco Menichetti, primario del Cisanello di Pisa, che sulle pagine del Corriere Fiorentino ha lamentato mancanza di equità tra i fondi arrivati a Siena e quelli dei restanti centri di ricerca pubblici della Toscana.
“Io invece sprimo grande apprezzamento verso ciò che il Governo sta facendo verso il Biotecnopolo e sull’hub anti-pandemia-sono le parole di Bezzini-. In questo territorio sono maturati progetti ed esperienze riconosciute anche a livello nazionale. Per questo ritengo giusto che a Siena e in Toscana sia allocata una funzione di livello nazionale. Ma ciò non significa che tutto verrà fatto qui. Significa invece avere un hub, però ci saranno anche le alleanze, ed ulteriori operazioni da fare in primo luogo con gli altri poli dell’innovazione e della ricerca toscana. E ci sarà collaborazione sia a livello nazionale che internazionale”