Il sindaco e l’amministrazione si impegnino “a monitorare i progetti” di sanità che insistono nel territorio senese ed in particolare quelli che riguardano le Scotte e la zona senese dell’Asl.
Il consiglio comunale ha dato il proprio via libera, con 19 sì, un astenuto e 5 no, all’ordine del giorno presentata da Michele Cortonesi e firmata da Francesca Cesareo e Leonardo Pucci della lista Nicoletta Fabio sindaco!.
Il documento chiede tra l’altro di “promuovere nelle sedi opportune la revisione dei tetti di spesa per il personale sanitario, affinché non risulti condizione ostativa e permetta al cittadino di usufruire dei servizi in relazione ai propri bisogni e nel rispetto dei criteri previsti dalla Costituzione; dare priorità a progetti ospedale-territorio in modo da dare privilegio alla continuità assistenziale; integrare servizi e strutture che operano nel sistema emergenza-urgenza attraverso la costituzione di poli multiservizi; supportare il mondo del volontariato con la formazione di professionalità specifiche nel settore emergenza-urgenza”
Inoltre nella premessa dell’atto, si legge che il documento parte dalla “carenza di personale sanitario, soprattutto medici e infermieri, sia negli ospedali che sul territorio, che determina disservizi per i cittadini, incrementando le liste di attesa e con il rischio di non assicurare l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza”.
Non passa invece la mozione del Pd “in merito al finanziamento del servizio sanitario nazionale e agli interventi per garantire un adeguato livello di erogazione delle prestazioni”.
I dem dunque accusano: “troviamo molto grave la decisione di respingere la nostra mozione, perché si tratta di una posizione chiara su un tema fondamentale per le nostre vite di cittadini e di senesi e votare contro significa sostanzialmente dichiararsi contro la sanità pubblica” ed ancora “a questo punto la difesa della sanità pubblica e dei suoi investimenti ha bisogno di una mobilitazione dei cittadini”.
Per il gruppo consiliare del Pd tra l’altro la rimodulazione del Pnrr in ambito sanitario potrebbe riguardare “venti case di comunità su settantasette interventi programmati; sette ospedali di comunità su ventitre previsti e le centrali operative territoriali previste potrebbero diventare trenta al posto di trentasette, a scapito della presa in carico della cronicità e della prevenzione”.
L’allarme non si ferma qui: “questi tagli potrebbero riguardare anche l’intervento di viale Sardegna, in prospettiva uno dei poli per l’assistenza territoriale più grandi della Toscana, e la ristrutturazione del Policlinico, progetto Pnrr e misure collegate più importante della sanità regionale”.