Richiama la “forza” di quella “ragazza focosa di Fontebranda” che fu capace “di animare la geografia dello spirito contro il potere temporale” e chiede di “raccogliere il suo esempio” per “chiedere fattivamente la pace in modo concreto” il cardinale Augusto Paolo Lojudice, nel giorno in cui Siena celebra i 25 anni da compatrona d’Europa di Santa Caterina da Siena.
L’omelia dell’arcivescovo di Siena si lega alla cruda realtà vissuta in Medio Oriente. I parallelismi vengono scanditi anche nel passaggio in cui cita Il lamento di Giobbe, quella “sofferenza degli innocenti” che “vediamo nel mondo ogni giorno: quando i bambini muoiono quotidianamente per la violenza più bieca. E senza responsabili”.
Proprio del viaggio in Terra Santa i vescovi toscani hanno parlato nella riunione convocata nella curia senese. “Non ci tiriamo indietro dal caloroso invito che ci è stato fatto – afferma il cardinale ai giornalisti -. Ma navighiamo a vista. E per nessun motivo abbiamo l’intenzione di creare problemi. Se sarà possibile andare lì a vivere un messaggio di pace, riconciliazione e vicinanza verso le comunità cristiane lo faremo”.
Tra i punti affrontati dalla conferenza episcopale anche quello del cammino sinodale che, dice l’arcivescovo, “volge al termine con le due assemblee che coinvolgeranno i membri dei cammini solidali di tutto il mondo, e cioè un migliaio di persone. Poi c’è il tema dell’insegnamento della religione, visto che se ne occupa l’80% dei ragazzi, con fasi diverse nelle varie zone d’Italia. Questi dati comunque sono incoraggianti. E sta noi ora capire come formarli ed aiutarli”.
MC