“Un momento di incontro tra Siena e Bruxelles, tra la nostra città e l’Europa, anche per rendere più coscienti sia l’Unione Europea che il territorio attraverso la visione del mondo che la rivoluzionaria senese, Santa Caterina, aveva già otto secoli fa”.
Su questo lavora il cardinale Augusto Paolo Lojudice: un’iniziativa che renda Siena centrale a livello comunitario grazie alla figura di Caterina Benincasa, la piccola gigante della storia oltre che della Chiesa, della vita quotidiana oltre che di quella spirituale. Una figura che ben si contestualizza all’interno di un quadro culturale, spirituale ma anche economico e politico.
E quindi non va letta casualmente la sua visita nella capitale del Belgio e sede del Parlamento Europeo di qualche giorno fa: oltre ad accompagnare i ragazzi dei licei senesi, che hanno partecipato al progetto comunitario Kairos, il cardinale ha avuto delle interlocuzioni con alcuni europarlamentari per riprendere un discorso che si era aperto con David Sassoli e poi, con la prematura scomparsa dell’allora presidente del Parlamento europeo, rimasto in sospeso come spesso accade alle buone idee che da virtuose diventano dimenticate.
“Quando Sassoli venne a visitare Siena – ricorda Lojudice come ha raccontato più volte alla stampa – gli lanciai la proposta di ritrovarci per affrontare l’argomento del progetto dedicato a Santa Caterina in Europa. Questa iniziativa doveva avere come protagoniste alcune sue idee chiave che sono proprie dell’Unione Europea. Lui accolse la mia idea con entusiasmo. David purtroppo è scomparso e il progetto si è fermato ma non si è fermato l’entusiasmo dei Cateriniani d’Italia e di Europa con cui ho un dialogo quotidiano”.
Programmi specifici ancora non ci sono, ha chiarito il cardinale, ma il passo avanti è stato fatto, il seme è gettato e l’idea è già stata discussa anche in al Parlamento Europeo: “Vogliamo portare Siena a Bruxelles e Bruxelles a Siena – ha ripetuto Lojudice -. E lo vogliamo fare per rendere questa Europa una Unione tam in capite quam in membris (tanto di testa quanto di forma, ndr)”.
E in questo tavolo può rientrare anche una discussione con Assisi, non a caso le celebrazioni cateriniane in corso (qui l’intero programma): “Anche San Francesco è compatrono d’Europa oltre che d’Italia quindi potrebbero partecipare anche loro, perché no? – si chiede Lojudice – . Parleremo delle nostre intenzioni ai rappresentanti della città umbra che sono qui per la feste cateriniane in questi giorni. Credo che la Chiesa debba essere chiamata a essere testimonianza e a fare proposta di vita concreta”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
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