Santa Maria della Scala, Area civica: “Complesso lasciato a sé stesso. Il sindaco dimostri se ha a cuore la cultura”

“Quando la politica ha la memoria corta non fa un buon servizio alla comunità ma, anzi, rischia di essere inconcludente e dannosa. La recente intervista rilasciata dal presidente della fondazione Antico spedale Santa Maria della Scala, Cristiano Leone, lascia poco spazio all’immaginazione e riassume un quadro del complesso museale che fa preoccupare”. Così, l’associazione Area civica interviene in merito alla recente intervista rilasciata sulle colonne del giornale Siena News.

“Una nuova scala di grandezza – commenta Area Civica – recitava così il titolo della programmazione 2024-2025 della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, presentata a Siena nel mese di giugno. Dall’intervista al suo presidente Cristiano Leone, che prende elegantemente le distanze da ciò che è stato fatto sulla Fondazione, si intuisce chiaramente che la ‘nuova scala di grandezza’ sarà un drastico ridimensionamento degli ambiziosi progetti presentati a giugno. La difficoltà di oggi viene da lontano, ma non troppo; risale infatti all’amministrazione del sindaco De Mossi, sostenuta dagli stessi partiti dell’attuale maggioranza. Dov’è il problema? La Fondazione è stata costituita soprattutto per attrarre privati, e le loro risorse finanziarie naturalmente, nella compagine societaria ma per ottenere questo è indispensabile l’iscrizione al Terzo Settore. Un passaggio che non è stato fatto e non può essere fatto perché è stata fondata dal Comune di Siena, cioè da ente pubblico unico socio fondatore che paga il personale dipendente che ci lavora”.

“Il presidente Leone – continua l’Associazione – rassicura la cittadinanza indicando come possibile via d’uscita dall’impasse il rafforzamento della componente pubblica e indica lo Stato e la Regione Toscana come possibili nuovi partner. Non entriamo nel merito di tale possibilità, sulla quale sono già stati sollevati dei dubbi, ma conosciamo la cronica oggettiva mancanza di volontà di destinare risorse alla cultura e al patrimonio artistico che affligge il nostro Paese. Leone rivolge allora un appello ai cittadini, ai privati, si immagina agli imprenditori e parla di ricerca di sponsorizzazioni. Poche settimane fa lo stesso Leone aveva invocato il ritorno alla bigliettazione unica dei musei senesi, che esisteva in precedenza ma che era stata tolta sempre dalla stessa amministrazione responsabile di questo splendido modello di Fondazione… inutile; ricordiamo bene la vicenda della rottura del contratto con Opera laboratori”.

“Errare è umano, perseverare è diabolico – conclude Area Civica – dal momento che il sindaco Fabio ha fatto della cultura un suo mantra, ci aspettiamo almeno che su questo aspetto qualcosa in più possa arrivare dall’amministrazione. Per rilanciare il Santa Maria della Scala il presidente Leone aveva indicato quattro azioni fondamentali: la prima, strutturazione manageriale della Fondazione con ampliamento della compagine sociale; la seconda, ridefinizione del cantiere monumentale e degli spazi dell’Antico Ospedale con l’invito a quattro archistar di fama internazionale con il compito di partecipare ad un concorso di idee per stabilire Masterplan architettonico, urbanistico e museografico; la terza, programmazione artistica e culturale ambiziosa; la quarta, comunicazione strutturata e d’avanguardia. Di tutto questo rimarrà, e lo speriamo per la città e anche per i tanti turisti che la visitano, la programmazione di mostre. Del resto, possiamo legittimamente dubitare, gli studi di architettura di fama mondiale lavoreranno altrove. Rimane lo sconcerto e l’amarezza di chi ama Siena, la sua storia, il suo patrimonio artistico e ne vorrebbe la massima valorizzazione. Ciò che vediamo, invece, sono l’approssimazione, l’incompetenza, la mancanza di attenzione e la cura del bene collettivo, arrivata al livello di compromettere i grandi progetti”.