“Internalizzare con società controllate da palazzo Pubblico può essere un beneficio, un risparmio ed è un criterio per dare uniformità a tante situazioni lavorative”. Questa è una delle motivazioni che con cui Luigi De Mossi, sindaco di Siena, spiega la scelta di di mettere la parola “fine” alla convenzione con Opera per la gestione dei servizi al Santa Maria della Scala. Il primo cittadino interviene a due giorni dalla diffusione della notizia, a margine del convegno “La dedicazione della Cattedrale di Siena: una tradizione di storia e spiritualità da Alessandro III alle vie di pellegrinaggio medievali”. De Mossi prosegue: “Tutte le cose hanno un loro sviluppo, abbiamo dovuto ragionare su quello che conveniva all’amministrazione e ai suoi cittadini. Opera Laboratori è fatta da grandi professionisti ma io devo fare i conti con un bilancio comunale”. Per De Mossi l’azienda “ha lavorato bene”, ma secondo lui è tempo per palazzo Pubblico di “fare crescere le proprie professionalità”. Il sindaco di Siena ha inoltre fatto un quadro della situazione sul futuro del complesso museale dell’ex-ospedale. “Dopo tanto tempo abbiamo portato in fondo il progetto dello statuto della Fondazione-spiega-. Adesso siamo in attesa di una risposta del ministero della Cultura, ma sono arrivate già le nomine del sindaco revisore”. Ancora De Mossi: “In questi giorni sta scadendo il bando per il comitato tecnico-scientifico del nuovo ente e il Cda dovrà decidere quale sarà il nuovo direttore artistico. Il Comune inoltre dovrà valutare quanti dipendenti impegnare” nella nuova Fondazione. “Nel museo abbiamo 3 cantieri aperti ed a breve inaugureremo l’uscita verso il fosso di Sant’Ansano-conclude il sindaco-. L’obiettivo è quello di rendere il Santa Maria un struttura elastica”
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi