Ha teso la mano al Santa Maria della Scala Christian Greco ed ha offerto la collaborazione del suo Museo Egizio di Torino per percorrere la strada insieme, ora che al Complesso senese è il momento di disegnare il futuro.
Non è ovviamente un caso che Greco abbia fatto questo passo avanti: l’occasione gli è stata data dalla sua lectio magistralis al Santa Chiara Lab dell’Università, dove si è potuto rivolgere per due ore consecutive a tutto il gotha della cultura locale.
E tra loro c’era il direttore del Santa Maria della Scala Chiara Valdambrini, mentre il presidente Cristiano Leone si trova ora a New York.
“Siamo aperti a collaborazioni con tutti – ha detto Greco a margine dell’iniziativa odierna -. Dal 2014 abbiamo firmato oltre 89 memorandum con musei e istituti di ricerca italiani e stranieri. Quando c’è una progettualità comune siamo disponibili ad essere al servizio della collettività”.
“Un’icona dell’archeologia mondiale è oggi tra noi”: Greco è stato presentato così dal direttore del dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali dell’ateneo Enrico Zanini.
Contributo fondamentale per portare il direttore del Museo Egizio di Torino stamani a Siena è arrivato invece dalla direttrice di Fondazione Musei Senesi Elisa Bruttini.
“Il Museo e le sfide del futuro: ricerca, inclusione e transizione digitale” è stato il titolo della lectio magistralis. Protagoniste dell’evento sono state le sfide che la struttura piemontese si appresta ad affrontare in vista del suo bicentenario.
Parte della prolusione è stata dedicata all’importanza che il tema della ricerca deve assumere nei musei. Ed è anche su questo binario che si è mosso quel piccolo consiglio che Greco ha lasciato sia alla governance del Santa Maria che a FMS: “La ricerca deve stare al centro – le sue parole -. Così come è essenziale capire cosa possiamo fare nei musei con le nostre forze. Bisogna cercare di coinvolgere atenei e istituzione per produrre cultura e trasmettere nuovi contenuti per i cittadini”.
MC