“Sono emerse due volontà chiare da parte del Comune: la prima è quella di tutelare e salvaguardare il personale, la seconda è di interrompere il servizio con Opera Laboratori dopo il 9 febbraio”.
Samuele Bernardini, segretario della Filcams Cgil di Siena fa il punto della situazione poco dopo il tavolo tra sindacati, Comune e Siena Parcheggi che è stato organizzare per sciogliere definitivamente i tanti nodi che si sono creati sul futuro lavorativo dei 50 dipendenti che operano all’interno del complesso museale. A metà novembre, lo ricordiamo, l’amministrazione aveva messo la parola fine al rapporto con Opera Laboratori con una Pec che informava Opera che la convenzione, in scadenza a febbraio, non sarebbe stata rinnovata. Un gesto quello fatto a Palazzo Pubblico che era stato giudicato, dallo stesso Bernardini, come un “salto nel buio” perché aveva creato incertezza sul futuro di questo mezzo centinaio di lavoratori.
Quello di oggi è il primo di una serie di incontri: le parti hanno deciso infatti di raggiornarsi perché sembra essere troppa la distanza tra le richieste delle sigle e i rappresentanti di Palazzo Pubblico. Ad ora la data segnata in calendario per un nuovo appuntamento è quella di giovedì 9 dicembre. “I sindacati hanno chiesto la tutela del personale, il mantenimento dei livelli occupazionali e del contratto collettivo applicato in azienda – fa sapere  Johnny Galeotti, responsabile territoriale di Uil Tucs Toscana -. Il Comune ha dato le sue garanzie su questi punti e, attraverso le prossime riunioni che saranno serrate, vedremo di trovare un quadra alla situazione”.
Rimane quindi concreta l’idea del sindaco Luigi de Mossi di re internalizzare i servizi. “Si è manifestata la volontà del Comune, rappresentato dal segretario Michele Pinzuti, e di Siena Parcheggi ,rappresentata dal presidente Massimo Castagnini, di assicurare l’occupazione del personale all’interno del Santa Maria della Scala. Nel prossimo appuntamento potremmo avere risposte più precise ed avere anche documenti scritti che attestino quelle che sono le intenzioni di palazzo Pubblico”, chiosa Beatrice Bernini, rappresentante della Fisascat Cisl di Siena.