L’entrata del Ministero della Cultura come socio della Fondazione Santa Maria della Scala di Siena? “Il percorso procede. Abbiamo impegnato risorse e siamo molto attenti all’importanza di questo luogo e di questa istituzione”.
L’assicurazione più attesa il ministro della Cultura Alessandro Giuli la consegna rispondendo ai giornalisti: il suo Dicastero vuole entrare come socio nella Fondazione Santa Maria della Scala. Un percorso avviato già quando al Collegio Romano sedeva Gennaro Sangiuliano e che oggi prosegue.
“Siamo bene intenzionati a garantire la nostra presenza – ha detto-. Però ricordate: quando il Ministero dice sì, entra volentieri nella governance di un’istituzione, ma sempre dopo aver dialogato con il territorio. Questo significa istituzioni, corpi sociali e cittadinanza. Mi sembra che questo appello esista e che la prima risposta sia già arrivata. Andremo avanti insieme”.
Giuli era a Siena, ospite proprio al Santa Maria della Scala, dove ha concluso con il suo intervento il seminario sul cambiamento climatico e sul paesaggio. Il ministro ha definito la cultura “il miglior disinnesco delle armi” in un contesto di guerra.
Ha richiamato la piena applicazione dell’articolo 9 della Costituzione, che tutela paesaggio, arte e ricerca scientifica, oggi integrato con ambiente e animali.
Infine, ha ribadito la necessità di dare centralità alla cultura nelle istituzioni e ha invitato a “non affrontare il cambiamento climatico con fatalismo”, ma con un approccio “attivo e militante, ideale e concreto”, alla difesa del paesaggio.
Marco Crimi