Un cammino nei ricordi che si proietta verso il futuro. Era il 1948 quando in Italia usciva il primo numero di Tex Willer. Il fumetto del ranger texano amato in tutto il mondo ha di recente compiuto 70 anni e Siena lo ha omaggiato con un’esposizione. Le battaglie contro gli storici nemici Mefisto e Yama, le avventure con Tiger Jack, Kit Carson e gli indiani Navajos sono raccontati attraverso disegni, fotografie, materiali rari e talvolta inediti, ed installazioni e saranno visibili al pubblico già da domani.
Sabato 18 gennaio alle 16, gli appassionati lettori del leggendario fumetto avranno la possibilità di incontrare i due autori senesi che hanno contribuito, con il loro lavoro, a far diventare l’Aquila della Notte il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del fumetto mondiale. Una sezione della mostra, infatti, è dedicata all’esposizione dei materiali dei due noti fumettisti senesi: Giovanni Ticci, che nel 1968 firmò la sua prima avventura texiana, e Alessandro Bocci, disegnatore per Sergio Bonelli Editore dal 2001.
La mostra, curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore e COMICON, l’esposizione racconta la storia della fortuna editoriale del personaggio Tex che, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua generosità , è riuscito, dal 1948 a oggi, a entrare nelle abitudini di lettura degli italiani e a diventare un vero e proprio fenomeno di costume.
Era il 30 settembre 1948, infatti, quando nelle edicole italiane usciva il primo numero di Tex, personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini, destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del fumetto mondiale. Settant’anni dopo, Tex Willer viene celebrato con un’esposizione, di fatto il più importante omaggio mai dedicato ad Aquila della Notte, che racconta la sua straordinaria vicenda editoriale attraverso disegni, fotografie, materiali rari e talvolta inediti, nonché installazioni create appositamente per l’evento: le indimenticabili sfide di Tex con Mefisto, suo nemico di sempre e incarnazione del male; le avventure dove, a capo dei Navajos, affronta banditi e malfattori per salvare le tribù indiane perseguitate; le galoppate sui sentieri polverosi del vecchio West e le scorribande dai caldi deserti del Messico fino alle gelide regioni del Grande Nord.
Nella mostra, i visitatori possono ammirare, tra i tanti documenti, la prima vignetta di Tex in più lingue, il ritratto di Gianluigi Bonelli e famiglia realizzato da Ferdinando Tacconi, le fotografie di Aurelio Galleppini e la macchina da scrivere di Gianluigi Bonelli: l’Universal 200 decorata dallo stesso Bonelli e conservata nella sala riunioni della Casa editrice, con la quale sono state create le prime storie di Tex.
Nel corso dei suoi settant’anni, Tex ha avuto quattro sceneggiatori principali, le cui narrazioni potranno essere ammirate al Santa Maria della Scala: Giovanni Luigi Bonelli (Milano, 22 dicembre 1908 – Alessandria, 12 gennaio 2001), creatore del mito di Tex, seguito, nel 1976, dal figlio Sergio Bonelli, che firma il fumetto con lo pseudonimo di Guido Nolitta; Claudio Nizzi, che subentra nel 1983, mescolando al western elementi tipici del genere poliziesco, e infine, dal 1994, Mauro Boselli, attuale curatore che riporta Tex alle origini.
In mostra saranno esposte le prime pagine di alcuni quotidiani che consentono, inoltre, di ripercorrere settant’anni di storia italiana: una sorta di parallelo tra le avventure del coraggioso Ranger e le vicende del nostro Paese.
In occasione dell’esposizione è stato pubblicato, a cura di Sergio Bonelli Editore, il catalogo Tex. 70 anni di un Mito con introduzione di Davide Bonelli, testi di Gianni Bono, Graziano Frediani, Luca Boschi e Luca Barbieri, ricco di materiali rari, disegni e testi legati alla storia di Tex Willer.