Tartuca fuori due Carriere, Nicchio squalificato per un Palio, Giuseppe Zedde detto Gingillo a piedi per tutto il 2019, Andrea Chessa fuori fino al 2021 compreso. Sono le decisioni definitive dell’amministrazione comunale rispetto alla giustizia paliesca del 2018, in base alla delibera uscita nel pomeriggio di ieri (leggi qui): tutto in attesa di quelle sullo Straordinario del 20 ottobre.
Fresca di vittoria nel Palio Straordinario, la Contrada della Tartuca rischia di stare a lungo lontano dal tufo. I due Palii di squalifica, infatti, potranno essere scontati solo in caso di estrazione nel 2019, quando la Contrada non corre di diritto; se questo non dovesse accadere, la Tartuca sconterebbe la squalifica nel 2020 e tornerebbe a correrebbe nel 2021. Discorso simile per la Contrada del Nicchio (due censure e una deplorazione, la cui somma con il pregresso porta alla squalifica): non corre di diritto nel 2019, la Carriera di squalifica va scontata attraverso l’estrazione, altrimenti la bandiera di via dei Pispini sarà esposta al secondo piano di palazzo Pubblico nel giorno dell’estrazione relativa al Palio di Luglio 2020.
Più “semplice”, invece, il calcolo per Giuseppe Zedde detto Gingillo (“perché il suo comportamento teso a creare ostacolo e danneggiamento al fantino della Nobile Contrada del Nicchio è stato compiuto con volontà, trascurando i continui e incessanti richiami del Mossiere a riprendere la posizione che la sorte gli aveva assegnato”): starà fuori dal tufo per tutto il 2019, dovrà accontentarsi di correre in provincia o nelle altre corse a pelo. Andrea Chessa detto Nappa II non tornerà in Piazza fino al 2021 (sei Palii di squalifica per l’atteggiamento tenuto fra i canapi a luglio), a meno che non sia approvata l’organizzazione di Palii Straordinari in questo periodo che farebbero “scalare” il computo. La stessa logica che ha permesso a Valter Pusceddu detto Bighino di tornare in Piazza il 20 ottobre per lo Straordinario con il giubbetto della Lupa, dopo aver scontato due Palii di squalifica a luglio e agosto 2018.
Sarà invece disponibile Luigi Bruschelli detto Trecciolino: al re della Piazza erano state inflitte, nelle proposte, due ammonizioni per il Palio di luglio (che avrebbero portato a una Carriera di squalifica), una delle quali è stata tolta dopo le discolpe presentate. Trecciolino potrà essere dunque contattato dai Capitani, anche se a ottobre è rimasto fuori dalle scelte. Le due ammonizioni erano arrivate “onsiderando quanto previsto dall’art. 99 del Regolamento, l’ammonizione per aver cambiato posto ponendosi volontariamente in una posizione avvantaggiata rispetto a quella toccatagli, infrangendo l’art. 87, che richiama il comma 1 dell’art. 64 dove ciascun fantino è obbligato a mantenere il posto assegnatogli. Una seconda ammonizione per essersi trovato in una situazione di vantaggio alterando volontariamente lo schieramento stabilito dalla sorte e infrangendo le norme regolamentari”. Tolte le sanzioni proposte anche a Giosuè Carboni detto Carburo (“Ammonizione per aver cambiato posto con la volontà di rimanere in una posizione che non gli spettava, e infrangendo l’art. 87 che richiama il comma 1 dell’art. 64 dove ciascun fantino è obbligato a mantenere il posto assegnatogli) e Contrada della Lupa (“censura per responsabilità diretta per avere il proprio fantino cambiato posto con quello della Nobile Contrada del Nicchio e non aver mai cercato di riprendere la posizione toccatagli in sorte”). Tolte anche le sanzioni di agosto 208 a Antonio Siri detto Amsicora (“ammonizione per aver cercato in più occasioni, durante la mossa del Palio, di inserirsi tra i fantini della Contrada della Tartuca e della Contrada del Nicchio cercando di infrangere l’art. 87 che richiama il comma 1 dell’art. 64 dove ciascun fantino è obbligato a mantenere il posto assegnatogli dalla sorte”) e Contrada di Valdimontone (“deplorazione perché ritenuta responsabile del costante atteggiamento tenuto tra i canapi dal proprio fantino”). Rimane la censura alla Contrada del Nicchio (“Per avere i propri contradaioli ostacolato, in parte, il regolare deflusso dalla Piazza dopo la corsa del Palio, e provocando un leggero alterco con i contradaioli della Nobile Contrada del Bruco.”).
Ottobre. A proposito di Palio Straordinario, adesso Contrade e fantini sono in attesa delle proposte di sanzione da parte dell’assessore Alberto Tirelli relative allo Straordinario del 20 ottobre. Tirelli dovrà valutare con attenzione la relazione di Deputati della Festa e Ispettori di Pista, quindi le sue proposte saranno oggetto di valutazioni e deduzioni da parte degli interessati e, infine, saranno valutate dalla giunta comunale. I tempi? Si dovrebbe andare al massimo entro gennaio, anche per permettere a dirigenti e fantini di avere il quadro completo in vista della prossima stagione paliesca. Non ci sono comunque scadenze strette. Come si legge nel sito IlPalio.org (leggi qui) la situazione della giustizia paliesca è abbastanza lineare, ma tutto dipende da quelle che saranno le decisioni sullo Straordinario.
(Riportiamo integralmente anche la nota appena arrivata, a distanza di quasi un giorno, “relativamente al comunicato stampa sulle sanzioni, inviato ieri sera, si comunica, a integrazione, la sanzione al signor D.C., barbaresco della Contrada di Valdimontone (Palio 2 luglio 2018) di non ricoprire incarichi all’interno della Contrada per un anno”).
E in merito alle sanzioni, ecco cosa commentano i priori delle Contrade interessate dai Palii di squalifica.
“Le decisioni della giunta si devono accettare, non ci sono gradi appello però si possono commentare – sono le parole del priore della Tartuca, Paolo Bennati (nella foto, sotto)- . Voglio leggere con attenzione le motivazioni facendo riferimento agli atti e non al clamore mediatico e al contradditorio pubblico che abbiamo sempre evitato e continueremo a farlo. La Contrada della Tartuca ha presentato memorie difensive precise ed esaustive che partono dal presupposto del rispetto dell’articolo 99 bis del Regolamento del Palio (che cita, testualmente: A cura dell’Amministrazione Comunale deve essere istituita e costantemente aggiornata una raccolta delle delibere di Giunta concernenti l’applicazione delle sanzioni. Ciò al fine di costituire un indirizzo sanzionatorio di riferimento nell’esercizio delle funzioni regolamentari, i cui scostamenti devono essere adeguatamente motivati, ndr). E’ questo, infatti, il caposaldo del Regolamento cui si deve fare riferimento perché la mancata gradualità delle sanzioni deve essere motivata in modo adeguato. Nelle nostre memorie difensive c’erano fatti, non congetture o presunzioni ipotetiche o frasi fuori dal contesto: una dettagliatissima ricostruzione dagli anni Ottanta ad oggi che evidenziava quanto fosse sproporzionata la proposta di sanzione nei nostri confronti rispetto all’accaduto e a fatti analoghi del passato. Confidavamo che al di là dell’enfasi del momento del nuovo assessore delegato al Palio che assumeva un compito così difficile, seguisse un’analisi lucida e oggettiva che portasse a conclusioni diverse. Oggi – prosegue Bennati – non possiamo far altro che prendere atto di questo adeguamento del metodo sanzionatorio modificato in maniera unilaterale e ci aspettiamo che stessa rigidità da ora in avanti e fin da subito venga adottata anche per episodi in cui è indubbia la responsabilità oggettiva e che potevano essere rischiosi per la Festa molto più di quanto accaduto a luglio. Come sempre abbiamo fatto anche quando abbiamo subìto in passato sanzioni, non possiamo che accettare con rammarico pur sentendoci colpiti in modo spropositato. Lasciamo alle singole persone di analizzare i fatti oggettivi ricordando anche che una volta tocca alla Tartuca e una volta può toccare ad altre Contrade”.
Incredulo il priore del Nicchio, Marco Fattorini (nella foto, sotto) che analizza separatamente le due Carriere: “Partendo dal Palio di luglio, sono rimasto sorpreso dalla proposta di sanzione per la poca linearità che purtroppo è stata confermata anche nelle sanzioni definitive, per agosto è stata una proposta di sanzione sinceramente inaspettata e imprevedibile, proposta che una volta avuto l’accesso agli atti mi chiedo da cosa sia scaturita. Purtroppo anche questa confermata nonostante le nostre memorie difensive presentate per luglio e per agosto che probabilmente non sono state visionate in maniera attenta, mi pareva tutto talmente chiaro che onestamente speravo venisse accolta richiesta la nostra memoria difensiva”.
Alessandro Lorenzini
Katiuscia Vaselli
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