Una storia di un rapporto quotidiano fatto di abbracci e altruismo, è quella che Sara Giannini, presidente della Pubblica Assitenza di Siena, e sua figlia Noemi, volontaria, hanno raccontata a Siena sociale (link qui).Benvenuti nel mondo del “una mano serve sempre”. E’ la frase con cui, entrambe, concludono l’intervista. Due donne che vivono, insieme, il reale senso del volontariato: il dare gratuito
Sara immaginava che sua figlia facesse la sua stessa scelta?
“Non lo avrei mai pensato. Vederla fare il corso, indossare la prima divisa. Ero felice perché sapevo che i pazienti avrebbero potuto godere della sua emotività. Di quello che è lei è. Della sua essenza”.
In realtà il corso di volontario base Noemi lo ha già fatto tante volte. Sara conferma?
ì“Devo ammettere che, fin da piccolissima, l’ho portata tante volte con me durante gli incontri formativi, gli approfondimenti. Formalmente, però, lei è soccorritrice da pochi mesi”.
Noemi perché hai scelto di essere una giovane volontaria?
“Ho partecipato al corso con la mia amica Giulia Turillazzi. Abbiamo fatto l’esame e poi il tirocinio. Essere in Pubblica Assistenza significa vivere l’esperienza di un gruppo, di una squadra di persone che si vogliono bene e si aiutano vicendevolmente”.
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