Le sardine fanno gola al Pd di Siena, Roncucci: “Possono dare una spinta propulsiva al nostro partito”

“Non ci sentiamo rappresentati dal governo giallorosso e da personaggi come Zingaretti e De Maio”. Sono queste parole di un ragazzo di Cravos Siena, sindacato universitario, che fanno capire il distacco che esiste tra i giovani e la politica attuale, in questo caso grillina e del Pd. Ai rappresentanti della sinistra locale presenti stasera in Piazza Duomo le sardine hanno lanciato una sfida , quella di rinnovarsi.

” Questa è una piazza plurale con degli obiettivi chiari, l’accusa è rivolta soprattutto contro chi usa un linguaggio d’odio- spiega, Massimo Roncucci, segretario dem di Siena-. Il Pd deve saperli capire. Questi ragazzi sono una spinta per la politica, per noi sono possono essere propulsivi per poter tornare ad essere una forza alternativa in città”.

C’è molto da imparare dal messaggio portato avanti dalle sardine, questo è il parere dei tanti consiglieri locali di minoranza. “Le loro sono parole che richiamano ai valori della solidarietà tipici della sinistra – afferma Claudio Cerretani, In Campo- : l’attenzione agli ultimi,il superamento delle barriere e dei muri. Queste sono riflessioni che anche noi dobbiamo fare”.

“Ci stanno insegnando che si può stare insieme su dei principi di fondo che uniscono persone e generazioni diverse – sottolinea Pierluigi Piccini, Per Siena-.Stanno recuperando i valori alla base della convivenza umana. Sarebbe opportuno in politica confrontarsi sui contenuti, questa è una cosa che non accade più. Oramai sai già cosa i rappresentanti diranno in base alle loro posizioni, non si trovano più soluzioni”.

Ad accompagnare i ragazzi delle sardine però non c’era solo la sinistra locale. All’evento infatti c’era anche Michele Pinassi, Siena Pirata, che con sé ha portato un cartello con scritto “Siena non si lega manco col Pd”. Pinassi, in passato membro del M5s, ha voluto dare il proprio consiglio . “Deve rimanere una manifestazione spontanea di sollevazione civile, trasversale che faccia sentire  la voce dei cittadini che non sono più rappresentati”.

Marco Crimi