SARTEANO – Discussione sulla tassa di soggiorno

L’imposta di soggiorno è partita con il primo luglio, nella consapevolezza che si tratti di un provvedimento necessario per lo sviluppo Sarteano. Il recente incontro del sindaco Francesco Landi con gli albergatori, che si è tenuto venerdì scorso, è servito a fare chiarezza su come procedere. «La previsione – secondo Landi – è di ottenere almeno 20mila euro, che saranno investiti in promozione, con azioni condivise con gli interessati. Su questo diamo ampie rassicurazioni, anche perché si tratta di una tassa di scopo che vogliamo investire in maniera concordata con gli albergatori, gli agriturismi e il Bagno santo». Sulla strategia da adottare, le idee sono altrettanto chiare. «Abbiamo le nostre idee, ma che stanno dentro alle strategie provinciali – aggiunge Landi – come ho già sostenuto in campagna elettorale: niente fughe in avanti, nessuna azione isolata, volontà di agire tenendo conto di un quadro con cui Sarteano deve interfacciarsi. Siamo un pezzo pregiato di un territorio più grande, altrettanto ricco di attrattiva e di storia. Chi viene a Sarteano, poi si gode anche la Valdichiana o la Valdorcia, perciò è prioritario interagire con questi territori, ovviamente con la nostra identità, nei percorsi turistici di qualità presenti nella nostra provincia».

 

«Chi afferma il contrario – continua Landi – e mi vuol far dire che ‘Sarteano corre da sola’, come erroneamente riportato da un giornale locale, non ha compreso il valore che diamo ai progetti in atto. Crediamo molto in Terre di Siena Green e nell’obiettivo Siena carbon free 2015 per la qualità dell’ambiente, a Ospiti di valore come strumento per migliorare l’accoglienza o al progetto della filiera corta per valorizzare le produzioni a chilometro zero. Non avrebbe senso muoverci al di fuori del marchio Terre di Siena o della politiche più complessive della Regione Toscana».

 

Le entrate della tassa di soggiorno, sulla quale si è discusso venerdì scorso in una sala mostre affollata di albergatori ed altri operatori della ricettività, compreso il presidente del campeggio Bagno santo (uno dei più prestigiosi d’Europa, potrebbero essere anche superiori alla cifra indicata, ma dall’amministrazione invitano a rimanere cauti. In ogni caso, l’imposta di soggiorno, pari a 1 euro per ogni notte trascorsa a Sarteano in alberghi o agriturismi, 80 centesimi per il campeggio, è indispensabile per tenere aperto l’ufficio turistico o per dare dei servizi fondamentali agli ospiti. «Anche per questo motivo – aggiunge il sindaco – la scelta della precedente amministrazione comunale, che abbiamo ereditato, è una scelta in parte dovuta, ma che considero pienamente condivisibile. In un momento in cui i Comuni fanno fatica anche a tenere aperti persino gli uffici turistici, questa tassa di scopo, quasi impercettibile per gli ospiti delle nostre strutture, può diventare un’opportunità concreta per finanziare progetti di valorizzazione turistica. Penso al web, al nostro progetto già avviato di immagine coordinata, alla cartellonistica, ai tanti spunti emersi nell’incontro con gli albergatori. La vera sfida, adesso, è investire bene risorse sempre più limitate e l’imposta di soggiorno può essere un valido aiuto».