Cosi si dimostra l’imprevedibilità della Giostra, che lo scorso luglio ha richiesto, per aggiudicare la vittoria, una serie infinita di spareggi: diciassette stoccate in totale. In quell’occasione, Tony Bartoli non sbagliò mai, stavolta ha commesso due errori su cinque tentativi. Eppure aveva vinto tre giostre consecutive, facendo sempre centro. Da qui il fascino di una gara che ogni volta fa storia a sé, e che entusiasma per i possibili cambiamenti di fronte: lo dimostra l’enorme afflusso in piazza Bargagli, con migliaia di persone che hanno assistito alla gara e al bellissimo corteo storico, nonostante la diretta di una tv locale.
La classe di Bartoli, dunque, non è bastata a confermare una supremazia che molti davano per scontata: fatale, per lui come per gli altri, il primo errore. La sua è stata comunque una sconfitta onorevole, da campione. E ancor di più lo è stata quella di Giacomo Perugini di Santissima Trinità, grande promessa della Giostra. È giovanissimo (18 anni), e a vederlo sul cavallo sembra quasi un bambino, ma con una maturità inversamente proporzionale ai suoi anni.
Per San Martino, Gentili ha rappresentato una scommessa vinta. Ma il suo nome, evidentemente, era scritto nel destino. Suo padre Luciano, ieri in lacrime di gioia, è stato giostratore e capitano della stessa cpmtrada. E poi il caso ha voluto che un altro Guido Gentili stesse sugli spalti a vedere la Giostra, per la prima volta: si tratta di un prestigioso giornalista, già direttore e attuale editorialista del Sole 24 Ore, accompagnato dalla moglie e collega Maria Antonietta Calabrò, inviato speciale del Corriere della Sera. A questo punto scaramanzia vuole, per San Lorenzo, che il Gentili giornalista non possa più mancare sugli spalti, come portafortuna del suo omonimo giostratore.
Il sindaco Francesco Landi – anche lui uno dei circa duecento figuranti, nel ruolo di capitano del popolo – è giustamente soddisfatto: la Giostra, ancora una volta, ha rappresentato uno spettacolo affascinante ma corretto. Ormai attrae i cittadini tedeschi delle città gemellate di Gundelsheim e Bagnolo San Vito, oltre a tanti turisti e ospiti illustri. E la comunità sarteanese continua a esprimere un crescente entusiasmo, la voglia di stare insieme, confermando la giusta intuizione del progetto SarteanoLiving.
La serata ferragostana è scorsa con il giro festante dei vincitori con bandiere e tamburi, subito dopo la consegna dell’anello e di una scultura al giostratore vittorioso e del panno dipinto da Simone Ginanneschi alla contrada di San Martino, oltre ai premi per il miglior corteggio (andato a San Martino) e quello per i migliori sbandieratori e tamburini (alla contrada della Santissima Trinità). I festeggiamenti, e la consegna di premi, sono proseguiti persino alla locale festa del Pd. Questa Giostra ha onorato la lunga storia di Sarteano.
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