Promesse non mantenute, continue aggressioni, personale sottopagato, stipendi bloccati: “ogni giorno insomma è la stessa storia”, dicono medici e infermieri da piazza Santi Apostoli a Roma, dove i sindacati come Anaoo Assomed e Nursing Up hanno svolto la manifestazione in occasione dello sciopero di chi opera nel settore.
Centocinquanta coloro che sono arrivati dalla Toscana per protestare nella Capitale, una ventina dal Senese. “Siamo qui per difendere una sanità sempre più in crisi, la dignità ormai perduta dei medici e i diritti dei cittadini – dice il segretario regionale di Anaoo Assomed Gerardo Anastasio – . I medici chiedono il riconoscimento del loro ruolo e della professionalità , sia a livello economico che sociale. E poi servono maggiori risorse e, soprattutto, tutela dalle aggressioni e nelle aule di tribunale”.
Tra i presenti anche l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini: “La politica, dal governo alle regioni, deve ascoltare il messaggio di questa piazza – le sue parole-: è urgente cambiare rotta, investire nella sanità pubblica e tutelarne il carattere universalistico. Il governo deve dare il primo segnale, aumentando le risorse al fondo sanitario nazionale e colmando il divario con la media europea del 7,5% del Pil. La legge di stabilità va corretta per garantire un sistema sostenibile, che non penalizzi professionisti e cittadini”.
E prosegue: “Anche le regioni devono fare la loro parte, promuovendo innovazione e coinvolgendo sindacati e professionisti. In Toscana lavoriamo in questa direzione con un confronto continuo. Servono subito più risorse e un impegno congiunto per migliorare il sistema sanitario e rispondere ai bisogni crescenti della popolazione”.
MC